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La secciata di Inter-Napoli

La secciata di Inter-Napoli

Settima giornata di campionato ed è già tempo dei primi verdetti. L’Inter in cerca di un piazzamento Champions come obiettivo stagionale e il Napoli per sperare nel sogno scudetto richiamato in estate dal suo presidente e ribadito durante la sosta dai calciatori Hamsik, Callejon e Insigne. Dieci punti in classifica dopo le prime 6 giornate per il Napoli, otto per l’Inter. Di fronte i due ex allenatori delle rispettive squadre: Mazzarri e Benitez, entrambi sul banco degli imputati per il turbolento avvio di stagione. Altra sfida a distanza è quella tra i due presidenti per le discutibili scelte di mercato fatte quest’estate ed anche perché potrebbe essere l’ultima sfida tra i due; voci sempre più insistenti danno per certo l’affare: il Napoli sarà quatariota e passerà nelle mani dell’emiro Hamad Khalifa bin Ahmad al-Thani entro fine anno.

Dirige Daniele Orsato, una designazione “polemica” dato che nel corso della puntata di Premium Serie A Live del 5 ottobre, l’ex allenatore e Graziano Cesari aveva previsto il suo utilizzo per questa partita.

Inizia il match ed è subito possesso palla per il Napoli, la squadra sembra girare bene sia con le gambe che con il pallone, l’Inter si chiude in difesa e cerca le ripartenze. Al 13° di gioco è Zuniga a saltare la retroguardia interista dopo una triangolazione con Insigne, in area di rigore viene letteralmente abbattuto da Handanovic ma per l’arbitro è tutto regolare; nelle successive proteste vengono ammoniti Higuain e Hamsik. Ancora Napoli al 17° di gioco: schema da calcio piazzato sulla trequarti, sponda di Callejon che apparecchia il tiro per l’accorrente Inler: palo pieno a portiere battuto. L’Inter si affaccia per la prima volta dalle parti di Rafael al 24° ma il tiro di Icardi finisce di molto al lato. Benitez indica ai suoi di stare più compatti, mentre Mazzarri grida a Nagatomo di non tenere troppo il pallone. Proprio da un errore del giapponese, nasce un’altra azione pericolosa del Napoli: è Insigne a sradicare il pallone a Nagatomo e con l’Inter sbilanciata, serve Higuain sul filo del fuorigioco, il Pipita mette a sedere Handanovic ma calcia, da posizione defilata, sull’esterno della rete, 33° di gioco e non c’è pace per Higuain che non segna da 189 giorni. 37°: l’Inter non riesce a creare occasioni pericolose la retroguardia del Napoli è solida con Albiol e Koulibaly e dunque cerca la soluzione dalla distanza: Hernanes calcia un bolide dai 25 metri che Rafael vede spegnersi di poco alto sulla traversa: il portiere non ci sarebbe mai arrivato. Al 41° il Napoli passa in vantaggio: Maggio intercetta di testa un corner calciato male da Hernanes e fa ripartire i suoi, Hamsik avanza di qualche metro e scarica su Insigne che viene affrontato duramente da Vidic ma riesce lo stesso a trovare Callejon dall’altra parte, lo spagnolo si aggiusta il pallone e calcia verso la porta, Handanovic compie il miracolo e respinge la palla che arriva tra i piedi di Higuain che insacca. Gioia infinita per Higuain che esulta lanciando al cielo la maglia e correndo tra gli abbracci dei suoi: Callejon, Zuniga e Maggio. Intanto l’arbitro chiede l’intervento della barella per Insigne ancora dolorante a terra ed estrae il cartellino rosso per Vidic. Seguono le proteste dei neroazzurri in campo e dalla panchina, a farne le spese con l’ammonizione Guarin e Kovacic, mentre viene espulso Frustalupi da segnalazione del quarto uomo. Ancora Orsato mostra il secondo cartellino giallo ad Higuain, per essersi tolto la maglia durante l’esultanza, e poi quello rosso. Entrambe le squadre in 10 a fine primo tempo.

Inizio della ripresa, c’è molto nervosismo in campo. I calciatori si affrontano più volte con interventi duri e si lanciano occhiatacce di sfida. Ammoniti Koulibaly, Albiol e Inler per il Napoli mentre per l’Inter il giallo arriva per Hernanes e Icardi. Al 61° doppio cambio per Mazzarri che ridisegna la squadra con un 3-1-3-2 e lo stesso fa anche Benitez che passa a un più difensivo 4-4-1 sostituendo Hamsik per Lopez (63°) e Maggio per Mesto (66°), Callejon al centro dell’attacco. I neroazzurri iniziano a spingere e il Napoli affanna in difesa, l’ingresso di Palacio ha galvanizzato l’Inter che cerca in tutti i modi il pareggio; prima al 68° proprio con il neo entrato, colpo di testa tra le braccia di Rafael, e poi con Medel in ombra fino a quel momento. 82°, è il Napoli ad andare vicino al raddoppio: è Insigne che salta Campagnaro (entrato al posto di Nagatomo) e lascia partire un tiro a giro sul secondo palo che bacia la parte alta della traversa, Lorenzo viene sostituito un minuto dopo da Mertens. I due allenatori seguono la partita in piedi dal limite dell’area di competenza ma è Mazzarri a gridare di più ai suoi, 87° fuori D’Ambrosio e dentro Obi. Mossa azzeccata quella dell’allenatore livornese. Obi triangola con Kovacic e viene messo giù da Koulibaly al limite dell’area, ancora cartellino giallo per il difensora napoletano e terza espulsione della partita (quarta considerando Frustalupi). Punizione affidata a Hernanes, barriera che non tiene la distanza e l’arbitro interviene con lo spray mentre Mazzarri indica l’orologio al quarto uomo. L’argentino calcia a scavalcare la barriera, Rafael vola ad intercettare il tiro, respinta e pallone che carambola sui piedi di Icardi, ancora un intervento prodigioso del portiere che fa scudo col suo viso alla conclusione ravvicinata, palla che non esce dall’area mentre Rafael è a terra per il colpo ricevuto al viso, pallone tra i piedi di Ranocchia che calcia in modo maldestro e mette la palla in rete. Uno ad Uno all’89° tra le proteste degli azzurri per il gol segnato col portiere ancora a terra, tutto regolare secondo l’arbitro.

Ultimi 5 minuti di recupero, risultato di 1 a 1 e Napoli in 9 contro gli uomini di Mazzarri in 10. 92° disimpegno corto di Albiol su Rafael che interviene in scivolata e spedisce la palla in fallo laterale sull’arrivo di Palacio. 93° Kovacic inventa per Obi che in diagonale fa la barba al palo. Mazzarri si sbraccia mentre Benitez invita alla calma i suoi. 94°, contrasto aereo tra Albiol e Hernanes sulla trequarti, i due cadono a terra dopo aver scontrato le loro teste su pallone rinviato da Handanovic, sul campo le due barelle per soccorrere entrambi. Hernanes rientra col capo fasciato mentre Albiol si rialza quasi subito. Minuto supplementare di recupero, sul cronometro siamo al 97° si arriverà fino al 98°. Pallone scodellato dall’arbitro Orsato che viene restituito ai partenopei, Rafael rinvia oltre il centrocampo, Mertens viene atterrato da Campanaro che gli soffia il pallone e cavalca fino alla trequarti partenopea, lascia partire un cross che sfugge alla testa di Albiol ed arriva tra i piedi di Zuniga affrontato da Icardi e raddoppiato da Kovacic che soffia il pallone al colombiano. Ultimi istanti di gara e Kovacic, palla al piede, salta Lopez, finta il tiro mandando a vuoto Inler si accentra e lascia partire un destro che trafigge Rafael nell’angolino basso. Il Giuseppe Meazza in delirio, al 98° appena scaduto, l’Inter è in vantaggio di 2 gol ad 1 sul Napoli. Triplice fischio dell’arbitro.
Alessandro Mastantuoni

Note: la fascia di capitano del Napoli è passata da Hamsik a Maggio, poi da Maggio ad Insigne, da Insigne a Koulibaly che espulso l’ha ceduta ad Inler.
Higuain si è sbloccato in campionato dopo 189 giorni e dopo aver segnato nei preliminari di Champions e in Europa League, il suo prossimo obiettivo è di sbloccarsi in Coppa Italia: l’ultimo suo gol risale al 12 febbraio nel 3-0 contro la Roma al San Paolo davanti agli occhi di Maradona, per ritornare al gol dovrà aspettare il 14 gennaio 2015 (circa), data degli ottavi di finale. Higuain non segna in Coppa Italia da 336 giorni.

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