In un San Paolo semivuoto, il Napoli ha battuto lo Sparta Praga 3-1 e ha dimostrato di essere una squadra e un gruppo desideroso di far comprendere il proprio effettivo valore. Per chi ha memoria, potremmo paragonare questo 3-1 a quello del settembre 1986 al Torino all’indomani della cocente eliminazione di Tolosa. Anche allora andammo in svantaggio (segnò Sabato) e poi rimontammo. Come stasera. Al primo tiro in porta, i cechi hanno segnato. È sembrato un un incubo. Ma la squadra ha saputo reagire. Bella azione con traversa di Hamsik e successivo tiro di Callejon parato da un calciatore dello Sparta. Dal dischetto Higuain ha tirato nello stesso angolo di domenica scorsa e ha esorcizzato un incubo.
Nonostante una telecronaca ai limiti dell’indecenza, per nulla veritiera di quel che mostrava il campo, il Napoli ha lottato pallone su pallone come non vedevamo dalla stagione scorsa, nonostante gli stenti iniziali e qualche comprensibile affanno. È soprattutto questo che ha impressionato della squadra di Benitez: la voglia di lottare. Nel secondo tempo doppietta di Mertens, il primo su grande azione personale e assist di Higuain. Via via, è come se il Napoli si fosse progressivamente svegliato da un brutto incubo. Ha acquisito sicurezza. Si è rivisto Callejon (grandissima traversa nel primo tempo), ottimo Inler. Ma tutti hanno giocato bene, tutti hanno mostrato ardore agonistico.
Insomma, il Napoli c’è. È stata una vittoria del gruppo. C’era Aurelio De Laurentiis in tribuna. C’era Gonzalo Higuain in campo (bellissima la sua esultanza dopo il rigore segnato). Alla faccia di chi parla di uno spogliatoio spaccato e di tensione ambientale. Nello sport, come nella vita, ci sono i momenti negativi. Sono fondamentali. Non sappiamo nemmeno se il Napoli ne sia uscito. Ma abbiamo visto che la squadra ha voglia di lottare.
Complimenti a chi è andato allo stadio. E alle curve per il tifo (non per gli striscioni). La squadra c’è. Se – come ci sta supplicando Benitez – procediamo spallaaspalla, possiamo provare a prenderci qualche soddisfazione. Il Napoli è vivo. È questa la notizia di stasera. Insomma, è prematuro pretendere scuse pubbliche da parte della società alla seconda giornata, come qualcuno ha chiesto in settimana. Sarebbe come giudicare l’esito di un gran premio di Formula Uno al termine del primo giro. Aspettiamo prima di dar vita ai processi.
Massimiliano Gallo