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Il clima non è bello, evitiamo i processi alla seconda giornata

Il clima non è bello, evitiamo i processi alla seconda giornata

Abbiamo perso la prima partita in casa. Uno a zero contro il Chievo. E a cinque minuti dalla fine è partita la contestazione delle curve ad Aurelio De Laurentiis. Il clima non è dei migliori. Ma non è tutto da buttare il Napoli di questa giornata.

Benitez schiera quella che al momento può essere considerata la formazione tipo. Il Napoli (in maglia jeans) sembra quello delle prime uscite casalinghe dello scorso anno, anche se con un Callejon in tono minore. C’è un discreto giro palla. Il Chievo è rintanato nella propria metà campo. Al decimo minuti, gli azzurri hanno già avuto tre occasioni per segnare. Il portiere Bardi comincia quella che per lui finirà con l’essere una giornata speciale. Alla fine i tiri in porta saranno trentatré.

Fa molto caldo. Il Napoli non smarrisce la lucidità. Con pazienza tesse la sua trama. Il Chievo si affaccia una volta in area e colpisce la traversa con Maxi Lopez. Pochi minuti e Higuain viene atterrato poco entro l’area. Rigore. Che Gonzalo si fa parare. È il primo rigore sbagliato dall’argentino con la maglia del Napoli. La squadra non si disunisce. Colleziona altri calci d’angolo. E finisce il primo tempo.

Nella ripresa, al quarto minuto, segna il Chievo. In contropiede con Maxi Lopez. Il Napoli ha subito l’occasione per pareggiare ma Insigne la spreca. Da questo momento, la squadra di Benitez progressivamente si affievolisce. Non c’è la reazione che ci si aspetta da una squadra che vuole lottare per l’alta classifica. Quella reazione che invece avevamo visto a Genova. Paradossalmente, i cambi finiscono col disunire la squadra. Mertens stavolta non è ficcante, mentre Insigne stava disputando una buona gara (splendido nel primo tempo un assist al bacio per il colpo di testa in area di Higuain). Nemmeno De Guzman al posto di Jorginho (con arretramento di Hamsik) inverte il trende della gara. Il Napoli sembra non averne più. È scarico. E arriva molle alla fine della gara. Le curve contestano De Laurentiis e tanti tifosi si sfogano.

Perdere col Chievo in casa non è bello. Ma trarre un bilancio alla seconda giornata di campionato è assurdo. Il Napoli ha giocato un gran primo tempo. Ed è da lì che si deve ripartire. Benitez deve lavorare sulla capacità di reazione della squadra. Il Napoli ha un problema innanzitutto mentale (discutere della preparazione atletica alla seconda giornata sarebbe assurdo). È il momento di mantenere i nervi saldi e di provare a portare quella bandiera di cui ha parlato Benitez. Chi ha un po’ di senno lo faccia. Il clima non è bello. Ciascuno per la propria parte – questo è il nostro modesto suggerimento – lavori per non contribuire alla rottura di un giocattolo che ci può regalare tantissime soddisfazioni.

Poi, il nostro pensiero è che le contestazioni – nel caso – debbano partire a fine gara, non a partita in corso. Sono comparsi brutti striscioni nei confronti di De Laurentiis. Uno in curva A recitava: “Ora vogliamo lo scudetto, o per te sarà un anno maledetto”. Ripetiamo, è bene non alimentare un clima che potrebbe degenerare. Noi del Napolista non lo faremo.   
Massimiliano Gallo

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