(tratto dal sito della Gazzetta) De Laurentiis rivede la stagione appena trascorsa: “Do un otto al Napoli e a Benitez. Abbiamo avuto qualche infortunio e abbiamo disputato molte più partite della Roma: ecco perché non siamo riusciti ad arrivare almeno secondi. Chissà quanta strada avremmo fatto in Champions con tutti a disposizione. Il mercato? Miglioreremo la squadra, ma senza quella bulimia e frenesia che hanno i giornalisti e i tifosi. Abbiamo preso Higuain, Mertens e Callejon, ne prenderemo un altro, ma che volete da me? Non possiamo fare una squadra di 11 Mascherano. Benitez lo conosce e lo stima, ci stiamo lavorando, la trattativa è difficile e comunque tra due anni il giocatore avrà 32 anni…non sono troppi? Behrami? Al momento nessuno è in partenza, ma non è che il nostro destino in Champions dipenderà solo da lui. Lottiamo in Europa da cinque anni – dice con orgoglio -, abbiamo vinto due edizioni della Coppa Italia. Siamo partiti dalla Serie C e oggi siamo l’unico club in Italia che rispetti il fair play finanziario”. Gli chiedono se preferisca vincere uno scudetto o un Oscar. “Non si possono fare paragoni, il cinema e lo sport ti danno emozioni straordinarie, quelle del cinema restano nella storia, nel calcio invece tutto è bruciato in un attimo, devi dare sempre di più, è la legge dei tifosi. Se vinci uno scudetto, entri nella storia, poi però i tifosi lo dimenticano, guardate cosa è accaduto al Manchester United dopo anni di grandi successi”.
ULTRÀ — Infine, il rammarico di quanto accaduto il 3 maggio: “Sono vicino alla famiglia di Ciro Esposito, mi resta l’amarezza che la prevenzione non è stata attuata come quando giocammo con la Juventus. Serviva un’attività di intelligence sulle tifoserie locali che non amano quella napoletana, lo sanno tutti. Il futuro? Non dipende da noi, la responsabilità oggettiva delle società è ridicola, come la figura che facciamo all’estero. Governo, Figc, Lega e Coni si mettano intorno ad un tavolo e in tre secondi risolveranno le cose. Perché dobbiamo continuare a suicidarci? La legge Melandri è la più grossa boiata che ci è capitata, il Viminale risolva una volta per tutte il problema degli ultrà. Lo dico anche a Renzi che dopo i fatti del 3 maggio ci ha chiamati in causa”.
DIEGO — Chiusura su Maradona. “Lui parla da tifoso e come tale lo prendo. Vuole fare l’ambasciatore del Napoli nel mondo? A me va benissimo, lui è simpatico, furbo, intelligente e rappresenta la storia del calcio. Al posto di certi antipaticoni che governano il calcio…”.
Poi a Sky ha rilasciato altre dichiarazioni. tratte da tuttonapoli.net
“Sono già arrivati Mertens e Callejon, ci sarà sicuramente un altro arrivo. Ma, per esempio, quando abbiamo preso Zapata tutti si chiedevano chi fosse, ed invece ha segnato tanto giocato pochissimo. Ci vuole calma, se avessimo una squadra di 11 Mascherano tra due anni saremmo punto e da capo.
Mi hanno fatto una testa così con l’argentino, me l’hanno fatto quasi diventare antipatico! Benitez ha lavorato con lui, ne riconosce il suo talento, sa perfettamente che è una trattativa complicata perchè il Barcellona lo vende caro, ed il giocatore ha uno stipendio fuori dai parametri del Napoli, anche se ci si può lavorare.
Bisogna pensare, però, che tra due anni il centrocampista potrebbe essere già troppo âgée. Dobbiamo metterci d’accordo con Rafa per costruire una squadra di giovani, che ci duri almeno cinque anni”. Questa è probabilmente la frase chiave.