Il mio Napoli – Atalanta (Coppa Italia)
(Non esiste solo ‘o tram a muro. Questo articolo è dedicato a Rafa Benitez)
– Ieri non siamo andati allo stadio. Per cui, non abbiamo sentito come al solito “‘a musica int’o cascione” (lo stereo) del San Paolo e abbiamo visto la partita nell’ “ammuina int’a cascettella” (la tv) di casa Minao.
– La Coppa Italia dà la possibilità di entrare in Europa dalla porta di servizio: al posto di Seedorf e di Mazzarri vi punterei…
– Non so se l’avete mai visto, ma “‘o porta cristiani” (l’autobus) della squadra bergamasca è spaziale.
– Dal primo minuto, sono scesi in campo: Reveillere, Brivitos, Radosevic e Duvan.
– Leggendo la formazione orobica, ho notato un certo Kone: ho tremato.
– Il Minao, prima che iniziasse, mi ha chiesto: ma Colantuono mica si schiera “a faccia e front'” (a specchio)?
– Inizio incoraggiante, ma Atalanta pericolosa: Livaja da lontano ha scaldato il guantoni di Rafael.
– Il gol di De Luca è stato realizzato con una facilità disarmante. La nostra difesa è stata sorpresa in un profondo “senzapière” (sonno).
– Il gol di Calle è stato realizzato con una difficoltà disarmante. Se il tiro avesse colpito il portiere ci voleva solo “‘o cappotto ‘e lignamme” (la bara).
– Reveillere (sì, lui. Da chi meno te lo aspetti) ha lanciato con “‘o spara canali” (il telecomando) un pallone perfetto che Marco Van Callen ha calciato al volo come “‘a tale e quale” (la fotografia) di Firenze.
– Dopo, i due protagonisti si sono scalciati sulla linea del fallo laterale: Calle che s’incavola è una notizia.
– Quando gli animi si surriscaldano, Marione Yepes non può non intervenire. Al posto dell’arbitro lo avrei espulso a prescindere.
– Duvan, sulla sinistra, è andato via come “‘nu cap’ ‘e fierro” (un treno), ma non ha sortito pericoli.
– Maggio invece sulla destra, come ‘nu cavallo ‘e fierro (un motorino) ha messo dentro un pallone che Yepes, ricordando i suoi trascorsi al Milan, ha tentato di trasformare in autogol.
– Bene Insigne quando si accentrava.
– Emozioni nel primo tempo, poche.
– Ammetto che i primi 10 minuti della ripresa li ho visti con Morfeo (non l’ex atalantino).
– Ho sognato ‘nu janco e niro (un pianoforte) che suonava, ma mi ha svegliato uno “sdeng” sonante: traversa favolosa di Insigne.
– Calle, migliore in campo, ha crossato in area e anche Benalouane ha tentato invano l’autorete.
– Benalouane, ieri, lanciava come Falcao.
– A 20 minuti dalla fine, l’episodio chiave. Il gol di Insigne è regolare, ma, pur se non lo fosse stato, al posto dell’arbitro l’avrei convalidato per l’idiozia di Del Grosso. Il Q.I. di Del Grosso è poco inferiore ai punti di distacco dell’Inter dalla vetta.
– Date un regolamento a Cerqueti.
– La palla scodellata in area per Gonzalone, in chiaro fuorigioco, l’ha messa Reveillere (sì, sempre lui. Da chi meno te lo aspetti).
– Dopo è nato un parapiglia vicino al guardalinee. Quando gli animi si surriscaldano, Marione Yepes non può non intervenire. Al posto dell’arbitro l’avrei espulso a prescindere…
– Yepes ci ha ricordato perché ha giocato nella difesa del Milan.
– Nel finale, con l’Atalanta in 10, abbiamo chiuso con l’ennesimo taglio di Calle. Sempre dallo stesso lato. Assist di Reveillere? No. Da chi MAI te lo aspetti: Inler.
– Del Grosso, per agganciare quella palla, avrebbe dovuto prendere “‘o tram a muro”(ascensore).
– Prima di chiudere, è entrato Cigarini. Con ancora tanto amore dentro, per la maglia azzurra, è andato a sfruculiare prima Calle (che lo aveva fatto espellere in campionato) e poi Gonzalone. Il Q.I. di Cigarini è di poco inferiore ai punti di distacco del Milan dalla vetta.
– Note positive oltre il passaggio ai quarti (contro la Lazio, il 29): miglior partita di Reveillere, Calle, Yepes, Maicosuel, Insigne dietro la punta e soprattutto il rientro del Crestone.
– A proposito di Atalanta, Mondonico ha detto che è perplesso sul modo di fare calcio di Benitez. È lo stesso Emiliano, con questa semplice frase, a spiegarci perché lui non ha mai vinto, mentre Rafa sì.
– Notizie dal mondo:
Blatter ha definito Pelè il più grande di sempre. Mai nessuno come lui.
Vi ricordo che Blatter è quello che voleva allargare le porte, togliere i portieri e che ha deriso chi sarebbe poi diventato pallone d’oro un paio di mesi dopo.
– Ronaldo, nonostante abbia a casa lo stesso numero di trofei vinti in Europa della Juve, alla faccia di Blatter, ha finalmente conquistato il pallone d’oro.
– Messi è il giocatore più conosciuto al mondo. Gli chiederebbero autografi e foto anche in Amazzonia o nel deserto nel Gobi. Conosco invece dei luoghi sotto il Vesuvio che, specie la domenica, con quel vestito, sarebbe un perfetto anonimo, gli piazzerebbero una valigia e una mancia in mano.
– Prandelli ha votato: Pirlo, Giovinco e Mazzoleni.
– Intanto, nuova modellina per Edinson Pivetti Cavani.
– Da non credere. In Brasile andranno i nostri campioni: Rizzoli, Faverani e Stefani. Un mondiale guadagnato sul campo: a Pechino, due anni fa. Roba da “lente ‘e Cavour” (manette).
– Voglio conoscere l’agente di Rosati, che assomiglia a “‘nu cuoll’e papera” (un lampione), appena divenuto secondo portiere della Fiorentina. Ho 41 anni, piedi discreti, ambidestro, abbastanza fantasioso, ma con un po’ di pancetta e poco fiato. Giocavo dal centrocampo in su e prometto di andar a fare un po’ di palestra e jogging tre volte a settimana. Mi fa giocare in serie A?
– A Verona chiuse le curve per cori razzisti contro Armero. La prossima è contro la Roma. Maicon e Gervinho saranno i primi a cui verrà dedicato l’ “uh-uh” da un coro di voci bianche?
– Seedorf nuovo allenatore del Milan. Con lui, staff da football americano. Un coach per settore. Per la difesa, ha chiamato Nando Orfei.
– Sul fronte mercato Rafa, oltre al tram a muro, si aspetta un paio di colpi dal re de “‘o mbroglio dint’o lenzuolo” (il cinema): per me, l’obiettivo resta Gonalons. Si parla molto di Capoue’ del Tottenham e pare che Jorginho (non quello del tg1) sia vicinissimo. Si dice un gran bene. È stato definito il nuovo Falcao (le dame bionde sono avvertite). Ma mica sarà come Benalouane?
– Intanto, Valon non si opera. Reina è pronto al rientro e Zuzu già va in giro con “‘a ting-tang”(la bicicletta).
– Ci vediamo, per chi c’è, a Bologna. (Al nord, la bologna è la mortadella).
C”a magnamm’.
Forza Napoli Sempre
La 10 non si tocca.
Gianluigi Trapani