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Prandelli convoca anche il figlio. Meritocrazia o nepotismo?

Succede che Cesare Prandelli, il ct buonista della Nazionale, il Veltroni del calcio, per l’avventura degli Europei fa una convocazione in più. “Un convocato di troppo”, titola oggi Repubblica in un editorialino nello sport. E di chi si tratta? Si tratta del figlio Niccolò, 28 anni, preparatore atletico ora in forza al Parma, aggregato all’Italia con un contratto a progetto. Percepirà solo la diaria di 50 euro al giorno. Niccolò ha già lavorato, sempre ai tempi del padre, con la Fiorentina. Cesare, il ct buono, ha risposto così alle critiche: «Servivano due figure nuove, lui è bravo e ha già lavorato con i miei collaboratori. Solo merito. Poi ho la fortuna di essere suo padre, vivrò un mese con lui. Auguro a tutti i genitori di lavorare con i figli, se davvero lo meritano…». E voi che dite? È meritocrazia o è nepotismo?

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