E allora se devo sognare io sogno lo stadio a Bagnoli. Poi mi sveglio e scommetto quello che volete sull’opzione che nulla accadrà, che tra cinque anni il nostro grande Napoli starà ancora giocando in un San Paolo fatiscente.
Il tormentone stadio
Il tema è lo stadio del Napoli. Di strettissima attualità, considerando le dichiarazioni del sindaco Luigi de Magistris. Claudio Botti ha lanciato una proposta molto interessante: il Napolista anticipi il sindaco e faccia un mini referendum, dopodiché organizzi un’iniziativa pubblica. Si può fare. Anzi, dobbiamo farlo. Ne abbiamo cominciato a parlare e ne riparleremo. Dai commenti al pezzo di Botti se ne deduce che la stragrande maggioranza è per la ristrutturazione del San Paolo. Qualcuno, forse più lungimirante, si dichiara invece favorevole alla costruzione di un nuovo stadio. Non ci sono preferenze per la zona.
Faccio una premessa che considero fondamentale. Non vivo più a Napoli da otto anni e mezzo. Quindi so poco della città. Quando vi faccio ritorno ho sempre l’impressione di una sorta di un balzo indietro nel tempo. Quindi, sulla questione stadio sono più vicino alla posizione di Luca Maurelli (tiki-taka di sindaco e presidente del Napoli, tanto non si farà mai nulla) che a quella di Claudio Botti che stavolta invece sembra crederci davvero. Non a caso Maurelli vive a Roma da dieci anni e Botti invece vive a Napoli.
Come ai tempi della Coppa America
Ma ci voglio credere e non intendo fare il disfattista. E allora, pur condividendo l’idea che il San Paolo è il nostro tempio e nessuno deve toccarlo, la frontiera del nuovo e dell’ignoto mi affascina. E, soprattutto, mi piacerebbe troppo che Napoli davvero riuscisse a portare a compimento un progetto. In nome dell’efficienza riuscirei persino a fare a meno del San Paolo. Se devo proiettarmi nel mondo di Utopia, voglio farlo per bene. E mi piacerebbe uno stadio nuovo, magari realizzato in partnership tra Comune e Calcio Napoli. E mi piacerebbe che fosse edificato a Bagnoli, nella terra dell’utopia, dove nel lontano 2003 si dibatteva di una Coppa America di vela che poi sarebbe di lì a poco svanita.
I miei ultimi articoli giornalistici napoletani furono tutti rivolti a Bagnoli e al sogno della vela. Da allora qualcosa è cambiato, certo, ma poco. Bagnoli resta una cittadella nel deserto e oggi, per ospitare le gare secondarie dei preliminari di Coppa America (ricordiamo che ha vinto Venezia) stanno “violentando” il Lungomare. Ben venga, per me. Ben venga qualsiasi cosa purché si faccia qualcosa. Però Bagnoli resta sempre lì, intatta e inconsapevole.
E allora se devo sognare io sogno lo stadio a Bagnoli. Come prova generale per eventi sportivi che la zona ospiterà. Poi mi sveglio e scommetto quello che volete sull’opzione che nulla accadrà, che tra cinque anni il nostro grande Napoli starà ancora giocando in un San Paolo fatiscente. Ma mi auguro con tutto il cuore di essere smentito.
Massimiliano Gallo