È difficile rimanere lucidi dopo una serata del genere. Tre gol al Milan e un centravanti da sogno che sigla una tripletta con tre tiri di prima. E’ stata la serata di Edinson Cavani, naturalmente, ma anche quella della consapevolezza.Se ne sono accorti tutti. Altrimenti Mazzarri non avrebbe rilasciato quelle sacrosante dichiarazioni a fine partita. Frasi improntate alla prudenza, addirittura critiche verso il gioco praticato: sin troppo timoroso all’inizio e caratterizzato da scarso possesso palla, come nella prima frazione di Manchester. Toni bassi, dunque. Soprattutto se l’obiettivo è quello, meglio non dormire sugli allori che dopodomani si va a Verona, dalla nostra bestia nera.
Ma questa, come Manchester, non può non essere una notte di goduria. Per la faccia di Allegri, per il nervosismo di Nesta, per la rassegnazione di Abbiati. E, anche, per il ritrovato Gargano. E’ stata la sua serata, oltre che quella del Matador. Un motorino instancabile che è addirittura entrato in campo sprintando nel secondo tempo. Per buoni 70 minuti è stato l’anima di questo Napoli. Da cineteca l’azione del secondo gol.
Mazzarri ha ragione. Bisogna migliorare ancora, ovviamente. Soprattutto nella concentrazione e nel possesso palla. Gran parte di questo miracolo è suo. Quindi sa lui come gestire la sua creatura. Noi stiamo qui, un po’ increduli, a stropicciarci gli occhi. Lui pensi al Chievo, ha ragione. Io stanotte mi rivedrò mentalmente i gol del Matador.
Massimiliano Gallo
Tra la saggezza di Mazzarri e il Gargano ritrovato, c’è la goduria di noi tifosi
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