Si parla di tutti, tranne che dell’immenso Cavani

I due protagonisti dell’estate del Napoli sono stati Hamsik e Lavezzi. Lo slovacco ha catalizzato l’attenzione dei tifosi nel mese di giugno con dichiarazioni poco felici, manifestando la voglia di andare al Milan. Poi è tutto rientrato e la colpa ovviamente è dei giornalisti. L’argentino, a onor del vero, non ha mai detto nulla. Per […]

I due protagonisti dell’estate del Napoli sono stati Hamsik e Lavezzi. Lo slovacco ha catalizzato l’attenzione dei tifosi nel mese di giugno con dichiarazioni poco felici, manifestando la voglia di andare al Milan. Poi è tutto rientrato e la colpa ovviamente è dei giornalisti. L’argentino, a onor del vero, non ha mai detto nulla. Per lui ci ha pensato il presidente. De Laurentiis ha un gran merito, non alimenta complottismi di alcun genere, dice tutto quello che pensa, talvolta persino troppo. E più volte, chissà se per pungolare il nostro 22, o per manifestare la sua insofferenza, ha rilasciato dichiarazioni non proprio amichevoli nei confronti del giocatore di Rosario.
Ancor prima, verso la fine del campionato, il protagonista delle cronache fu Mazzarri. E il re del calciomercato è stato Inler, protagonista indiscusso prima delle trattative poi della testa di leone.
Di chi invece non si è parlato proprio è stato Cavani. Mai. Eppure, l’unica partenza che mi getterebbe realmente in uno stato di prostrazione sarebbe la sua. Non so, probabilmente mi sbaglio, ma ho l’impressione che Napoli e i napoletani non si siano legati indissolubilmente a Edinson. Come se l’anno scorso non fosse stato lui a rendere concreto un salto di qualità inimmaginabile. Spero che il nostro bomber (26 gol lo scorso anno, ripeto 26) non sia rimasto un po’ male per questo atteggiamento della città. A lui avrei dedicato strade e canzoni. In lui ho rivisto la forza della natura, una straordinaria capacità di caricarsi la squadra sulle spalle e trascinarsela per mesi. Capacità sintetizzata in modo sublime dal gol al Lecce prima della sosta natalizia. E poi come dimenticare la tripletta rifilata alla Juventus. Quel gol alla Lazio nel 4-3 che merita di essere incorniciato e appeso nelle stanze di ogni tifoso.
Ecco, per me Cavani meriterebbe un’ode al giorno. E non vorrei mai che lui pensasse di non aver ricevuto dalla nostra piazza il trattamento che invece avrebbe ampiamente e giustamente meritato. Solo perché si è sempre comportato da professionista.
Massimiliano Gallo

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