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De Laurentiis riparte dove ha fallito Della Valle

Allora, ricapitoliamo. C’era molta attesa per questa conferenza stampa di De Laurentiis. Un uomo di comunicazione come lui non può non averla convocata senza avere in testa il titolo che avrebbe dato a tv, giornali e siti. Ce l’aveva in testa. Ha detto tante cose, ma una in particolare, quella su Lavezzi.
Non è la prima volta che il presidente sottolinea le stranezze natalizie del Pocho, l’anno scorso disse che avrebbe invitato i sudamericani in montagna per non farli partire, poi però non se ne fece niente. Quest’anno l’aria è cambiata. De Laurentiis vuole vincere. L’anno scorso fu timido con le grandi, soprattutto con Berlusconi, nonostante qualche frase velenosa subito seguita da una retromarcia. Stavolta Aurelio ci tiene a entrare nel club delle grandi.
E la sparata sul Pocho solo a qualche sprovveduto può apparire gratuita. Qualcosa evidentemente c’è. E stavolta non ci sono montature giornalistiche, ha convocato una conferenza per dire quelle cose.
Per il resto, sembra un presidente in palla. Molto convinto delle proprie idee, soprattutto per quel che riguarda i diritti tv e le regole del nostro calcio. Non è un caso che oggi di fatto Galliani abbia risposto a lui con l’intervista alla Gazzetta. De Laurentiis mi ricorda il Della Valle di qualche anno fa. Si sedette al tavolo dei grandi, alzò un po’ la voce e ne venne allontanato. Il declino della Fiorentina cominciò con la mancata cessione di Mutu alla Roma per accontentare la piazza. Poi l’addio di Prandelli.
Ora ci prova De Laurentiis. Sembra più solido del creatore di Tod’s. Soprattutto più concentrato. Non ha quote in Rcs, non ha – non ancora – mire politiche. E poi Napoli è una piazza indubbiamente più pesante di Firenze. Vediamo. Una sua idea mi piace molto, quella di giocare a Natale. E poi non posso negare che la bacchettata a Lavezzi ha sempre il suo fascino per me.
Massimiliano Gallo

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