Milan chiama, Napoli risponde. È questo, per adesso, il duello scudetto. La squadra di Mazzarri supera di misura e con tanta sofferenza il Catania e si riporta al secondo posto a tre punti dai rossoneri. Quella di lunedì prossimo a San Siro sarà una sfida d’altri tempi, dal sapore tricolore, come non accadeva dalla fine degli anni 80, quando i protagonisti non erano Ibrahimovic e Cavani, ma Gullit e Maradona. Se la meritano un’occasione così gli azzurri, hanno superato ancora una volta un esame difficile senza uno degli uomini migliori (Lavezzi) e nonostante la serata non brillante di Cavani (anche un rigore fallito per lui). Ha fatto il possibile il Catania, non si è arreso mai, mostrando in campo la tenacia e la grinta del suo allenatore Simeone, ma è stato sfortunato in fase conclusiva. Il Napoli invece ha capitalizzato invece al massimo il gol iniziale di Zuniga, scavalcando di nuovo in classifica l’Inter e regalandosi una notte da sogno a San Siro.
CAVANI SBAGLIA, ZUNIGA NO – Senza gli squalificati Lavezzi e Campagnaro, Mazzarri si affida a Santacroce in difesa e Sosa in attacco. Turno di riposo per Gargano, solo panchina per Mascara. A sorpresa Simeone lascia fuori Maxi Lopez e lancia dal primo minuto il neo-arrivato, l’argentino Bergessio. Parte bene il Catania e subito mette i brividi al San Paolo con un’incornata di Lodi che scheggia il palo. Non ci sta il Napoli e ha una grande occasione per andare in vantaggio: Potenza trattiene in area per i pantaloncini Sosa, è rigore. Dal dischetto va Cavani, che spiazza Andujar ma manda la palla sul palo esterno. Mazzarri e il pubblico rincuorano il Matador, ma il Catania prende fiducia e la partita si riscalda. Yebda è costretto al fallo da ammonizione per fermare Bergessio, Mazzarri ha un vivace battibecco con il suo collega Simeone. E’ da una iniziativa di Cavani che, a metà primo tempo, nasce il vantaggio azzurro: una conclusione smorzata dalla difesa, favorisce l’inserimento di Zuniga che, solo davanti alla porta, non sbaglia e poi va a festeggiare con uno dei suoi classici balletti insieme ai compagni. Il gol dà più fiducia al Napoli, Simeone perde per infortunio Martinho e gioca la carta Morimoto. L’arbitro Gava grazia Schelotto per un pestone ad Aronica e ammonisce Hamsik nel parapiglia che si scatena.
CATANIA, IL CUORE NON BASTA – Parte subito all’attacco il Napoli nella ripresa e va vicino al raddoppio prima con Hamsik e poi con Maggio. Gioca a ritmi alti la squadra di Mazzarri, ma si perde negli ultimi sedici metri. L’imprecisione sotto porta ridà fiducia al Catania, che prende coraggio e si rende pericolosa con Spolli e con una punizione di Lodi. Arriva il momento di Mascara da un lato (fuori Sosa) e Maxi Lopez dall’altro (esce Schelotto). Cavani chiede un rigore per un contatto con Spolli (l’arbitro lascia proseguire fra le proteste del pubblico), il grande ex Mascara prova un tacco geniale senza fortuna. La squadra di Simeone è a trazione anteriore (dentro anche Ricchiuti per Gomez) e tiene in apprensione il Napoli: Mazzarri richiama Pazienza e Zuniga (fra i migliori) e chiede più dinamismo a Gargano e Dossena. Soffre tantissimo nel finale il Napoli, trema su due conclusioni di Ricchiuti, su una palla vagante capitata sui piedi di Morimoto e su una girata di testa di Maxi Lopez, ma alla fine riesce a portare a casa tre punti d’oro che lo riportano a tre punti dal Milan, in attesa dello scontro diretto di lunedì 28 a San Siro. «Chi non salta rossonero è», cantano i tifosi azzurri al San Paolo salutando la squadra all’uscita dal campo. Sembra di essere tornati alla fine degli anni 80. (corrieredellosport.it)
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Santacroce, Cannavaro, Aronica, Maggio, Pazienza (31′ st Gargano), Yebda, Zuniga (34′ st Dossena), Sosa (16′ st Mascara), Hamsik, Cavani. A disp: Iezzo, Ruiz, Cribari, Lucarelli. All.: Mazzarri.
CATANIA (4-2-3-1): Andujar, Potenza, Silvestre, Spolli, Marchese, Schelotto (18′ st Maxi Lopez), P. Ledesma, Lodi, Martinho (43′ pt Morimoto), Gomez, Bergessio. A disp: Kosicky, Augustyn, Alvarez, Carboni, Ricchiuti. All.: Simeone
Arbitro: Gava di Conegliano Veneto
Reti: nel pt 24′ Zuniga. Angoli: 5-2 per il Napoli. Recupero: 2′ e 4′. Ammoniti: Yebda, Santacroce, Bergessio e Spolli per gioco scorretto; Hamsik per comportamento non regolamentare. Spettatori: 30 mila. Note: Cavani (10′ pt) sbaglia un calcio di rigore