Koulibaly: «La pressione non mi dispiace, anzi. Attaccai il telefono in faccia a Benitez, pensai a uno scherzo di un amico».
Interessante intervista di Koulibaly a France Football. La trovate qui. Ovviamente ha parlato di Napoli e del Napoli. «A Napoli si respira calcio». Ha parlato bene anche di De Laurentiis: «Ama profondamente il Napoli, è un presidente atipico, vuole farci migliorare, è un uomo buono. In città firmiamo solo autografi e scattiamo foto. La mia famiglia conosce la città meglio di me, ci sono posti in cui non posso andare. Non mi disturba, anzi, mi piace essere sotto pressione. Sotto pressione ho giocato le mie migliori partite». Ha ricordato di quando attaccava il telefono in faccia a Benitez perché pensava che fosse lo scherzo di un suo amico. Invece era proprio Benitez che lo cercava per farlo trasferire a Napoli.
Dell’episodio razzista durante Lazio-Napoli ha detto: «È triste che la gente paghi il biglietto per venire a gridare contro di me. L’Italia ha una cattiva immagine per queste persone. Ricordo però che a fine partita un bambino venne a chiedermi scusa per quello che era successo. Gli regalai la maglia».
