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Il Napoli domina in Champions 50 giorni dopo gli striscioni contro De Laurentiis

L’ennesima estate all’insegna dell’assurdo e dell’incompetenza è stata puntualmente smentita dal campo. Speriamo che non accada più.

Il Napoli domina in Champions 50 giorni dopo gli striscioni contro De Laurentiis

Era appena il 5 agosto, cinquanta giorni fa. Napoli si svegliò con qualche striscione che fece molta presa sulla stampa nazionale e cittadina. “Adl pappone”, “Il tuo progetto un vero fallimento, prenderti a calci in culo è il nostro intento” e un altro deliziosissimo “A.D.L. T.V.Bastonare”. Il tutto venne sintetizzato con “Napoli in rivolta contro De Laurentiis”. L’immagine trasmessa fu quella di una tifoseria sul piede di guerra per una campagna acquisti considerata fallimentare dai soliti espertoni da spiaggia. È sbagliato dire che quei striscioni furono espressione di poche persone. Di certo furono in pochi a esporli. Ma in tanti a Napoli condividevano quel pensiero. Luigi Bunuello scattò una fotografia perfetta dello stato di quei giorni.

È paradossale e divertente allo stesso tempo scoprire come, cinquanta giorni dopo, quella società così ferocemente contestata ha costruito una squadra che ha vinto sei partite su otto (e le due partite che ha pareggiato sono state, diciamo, ammorbidite da dubbie decisioni arbitrali), è a punteggio pieno in Champions League, ha battuto 4-2 il Benfica testa di serie numero nove del ranking Uefa, è al secondo posto in classifica in campionato, ha segnato venti gol in otto partite per una media di 2,5 a partita. Insomma uno squadrone.

Quello squadrone, questo squadrone si chiama Napoli. È allenato da Maurizio Sarri e ha come presidente Aurelio De Laurentiis. Questo squadrone ieri sera ha sostituito una colonna difensiva come Albiol con un calciatore acquistato ad agosto: Maksimovic. Una squadra che gioca forse il più bel calcio d’Europa, che ha dimostrato di aver imbroccato almeno due dei sette nuovi acquisti: Milik, capocannoniere in Champions e già con sette reti realizzate in stagione, e Zielinski. Ieri sera hanno esordito Makismovic – molto bene – e Giaccherini. Restano ancora Diawara, Rog e Tonelli. Una campagna acquisti sontuosa, incredibilmente contestata a Napoli.

È stato quasi commovente ieri sera assistere a Napoli-Benfica con quarantamila tifosi sugli spalti, con le curve a tifare e non a contestare (anche se, va detto, i tifosi del Benfica non si sono zittiti nemmeno per un minuto). È stato bello sentire che eravamo allo stadio per tifare e sostenere il Napoli. Che poi dovrebbe essere il “ruolo” del tifoso, di chi ama la propria squadra. Sarebbe bello che accadesse anche nei momenti di difficoltà. E sarebbe importante che si aprisse una autocritica tra chi ha soffiato sul vento di una assurda oltre che incompetente contestazione (in atto ben prima delle curve a 40 euro che tra l’altro adesso sono tornate a 25). Insomma, sarebbe bello avere una tifoseria che semplicemente facesse il tifo e si rendesse conto che questa è una squadra fortissima costruita da una società solida e altrettanto forte. Che ha operato sul mercato con lucida programmazione.

Nel frattempo, non possiamo non sfottere i papponisti dell’estate che oggi sorridono e abbassano il capo e si difendono dicendo: “Il tifoso è fatto così”. Ma chi ve l’ha detto?

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