
Giuntoli, 14mila euro di ammenda per le dichiarazioni post Juventus-Napoli
Il diesse azzurro ha patteggiato la cifra, condanna per «dichiarazioni lesive nei confronti dell'operato del signor Paolo Valeri, arbitro del match».
Il diesse azzurro ha patteggiato la cifra, condanna per «dichiarazioni lesive nei confronti dell'operato del signor Paolo Valeri, arbitro del match».
Sarà sentito come testimone, lo ha richiesto l'avvocato di Rocco Dominello l'uomo che faceca da trait d'union tra la Juventus e la tifoseria organizzata. Sarà sentito anche il capo dei Viking
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- Intervista al coordinatore dell'Antimafia che si occupa dello sport: «Come al solito, la reazione è del tipo: “qui la mafia non esiste”, invece il quadro che emerge dalle Procure è sempre più preoccupante»di
- L'audizione all'Antimafia del Procuratore della Repubblica di Genova che indaga sul tifo organizzato e gli eventuali apporti con il Genoa. Di Lello: «Bisogna ripensare il Daspo».di
- Trenta indagati nell'inchiesta partita dagli striscioni della Gradinata Nord contro Preziosi, sotto la lente anche gli scontri con altre tifoserie. La suggestione della n'drangheta.L'intervista a Radio Punto Zero di Giuseppe Borrelli: «Malavitosi in curva? Situazioni che possono avvenire in tutta Italia, non solo a Napoli».
Nel mirino i rapporti tra il Napoli e la tifoseria organizzata. Proprio quelli esclusi dalle dichiarazioni del procuratore anticamorra ascoltato all'Antimafia.
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- La squalifica di diciotto mesi a Izzo (seppure blanda rispetto alla richiesta della Procura) e il caso Parma-Ancona ci dicono ancora una volta che il calcio va moralizzato.di
- La Pm anticamorra Parascandolo in Antimafia. «All'epoca di Napoli-Parma, Lo Russo non era latitante». Nessun rapporto con il Calcio Napoli.di
- Audizione all'Antimafia della pm anticamorra Parascandolo. L'ex boss Lo Russo rivelò dei patti con i giocatori. Nessun rapporto con il Calcio Napolidi
- Audizione all'Antimafia. Le riunioni a casa di Dominello padre. Il figlio gestiva il bagarinaggio degli ultras. «Da magistrati, non c'erano elementi per indagare la Juventus. Da cittadini, ciascuno si fa la propria idea».Repubblica riporta stralci dell'audizione: «Ci siamo chiesti come la Juve non facesse a rendersi conto di chi fossero questi ultras». Una cena raccontata da Calvo col papà di Dominello
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- Tutti i media sapevano che le carte erano della Procura della Repubblica (che non ha indagato la Juventus), ma ha fatto comodo. Sugli striscioni per Superga, invece, silenzio.Perché il pasticcio sulla intercettazione che non c'era crea clamore mediatico ma non cambia nulla ai fini della giustizia sportiva.
La Gazzetta e il Fatto scrivono che tra i testimoni che saranno chiamati da Dominello due sono capi ultras e uno della Juventus. Potrebbe essere Agnelli
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- Le carte dell'inchiesta “Alto Piemonte” sulla 'ndrangheta. I rapporti con la Juventus. Nnessuno del club è indagato, ma una rilettura aiuta a comprendere il quadro d'assieme.Focus del fatto quotidiano sulla manovre in casa Juventus. Si aspetta la condanna di Andrea. Poi, via lui vicino a big Luciano. Dentro Del Piero. Marotta si è già riposizionato.
Il quotidiano dedica due pagine all'inchiesta. Evidenzia che per la giustizia sportiva è ininfluente il legame con la 'ndrangheta e dà conto della linea difensiva della società.
Solo Gazzetta e Fatto quotidiano hanno ripreso le accuse della Procura Federale. Il processo fissato per il 24 maggio (a campionato finito). La prossima settimana desecretati gli atti dell'antimafia.
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- ESCLUSIVA, LE CARTE DELL'INCHIESTA PROCURA FIGC / La frase clou è: “Voi non create problemi, in specie a livello di ordine pubblico e noi vi facciamo guadagnare con i biglietti delle partite”