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La fatica di trovare sui media tracce dell’inchiesta della Procura Figc sulla Juventus

Solo Gazzetta e Fatto quotidiano hanno ripreso le accuse della Procura Federale. Il processo fissato per il 24 maggio (a campionato finito). La prossima settimana desecretati gli atti dell’antimafia.

La fatica di trovare sui media tracce dell’inchiesta della Procura Figc sulla Juventus
Andrea Agnelli al San Paolo

La Signora non si rassegna. Soffre, è furibonda. Non riesce a capire come sia stato possibile finire nella polvere. Si sente in colpa per aver sottovalutato il “nemico” cioè chi non è un cortigiano.  E spara le cartucce che ha a disposizione.

Gazzetta e il Fatto quotidiano

La scorsa settimana è sceso in campo il direttore generale della Federcalcio per prendere le distanze da quella che ritiene essere una odiosa campagna di stampa di lobbie “plutogiudaiche”. E in tanti gli hanno dato solidarietà con il silenzio. Un silenzio amplificato da giornali, radio e televisioni che hanno fatto finta di nulla. Tranne la Gazzetta e il Fatto quotidiano che oggi hanno ripreso il Napolista (giornale on line, non sito di tifosi. Siamo nel 2017, c’è stato un certo Bill Gates, non fateci spiegare che l’informazione da vent’anni corre anche sul web) e pubblicato stralci dell’accusa della Procura federale nei confronti della Juventus e di Agnelli.

Altri quotidiani hanno ignorato passaggi importanti come quello sugli striscioni contro Superga e la fuga di notizie relativa all’inchiesta della Procura di Torino sul bagarinaggio degli ultras juventini. Poi, ovviamente, ci sarà la difesa.

Immaginate De Laurentiis e Genny ‘a carogna

Pensate che cosa sarebbe accaduto se si fosse trovato il Napoli al posto della Juve. Con Genny ‘a carogna che si incontrava con il Presidente De Laurentis. O il Napoli che attraverso i biglietti e gli abbonamenti finanziava le famiglie dei camorristi detenuti.
Una vergogna. Inaccettabile. Intollerabile.

Il processo fissato per il 24 maggio, a campionato finito

Ora il Tribunale sportivo ha fissato la data del processo alla Juve, il 24 maggio. Una scelta saggia. A bocce ferme. A campionato finito. Diremmo quasi un Daspo preventivo nei confronti di un popolo zebrato che non avrà la possibilità di manifestare la sua collera per la condanna che i dirigenti della Juve si apprestano a subire.

Il punto aperto, a leggere le carte della Procura federale, è solo l’entità della pena. La prossima settimana ci sarà anche la desecretazione degli atti della commissione antimafia. Ci sono stati gli ok di Pecoraro e della corte federale.

Sarebbe il caso che la giustizia sportiva per riconquistare un minimo di fiducia valuti e decida facendo finta che sul banco degli imputati ci siano quattro signor Nessuno e una squadra di cui non si ricordi nemmeno il nome.

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