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Il Fatto: “John Elkann farà fuori Andrea Agnelli e quindi libererà la Juventus da Moggi”

Focus del fatto quotidiano sulla manovre in casa Juventus. Si aspetta la condanna di Andrea. Poi, via lui vicino a big Luciano. Dentro Del Piero. Marotta si è già riposizionato.

Le ‘ndrine bianconere

Il Fatto quotidiano dedica due pagine all’inchiesta della Procura federale sul rapporto tra Juventus e ultras. Titoli esemplifactivi: “Le relazioni pericolose degl giovane Agnelli”. O, ad esempio in prima pagina: “Come fu che le ‘ndrine diventarono bianconere”. Una ricostruzione di tutto quel che è accaduto in questi mesi. In vista anche di domani giorno dell’audizione di Pecoraro in commissione antimafia e probabilmente della desecretazione della sua precedente audizione. In attesa che il pasticciaccio brutto di Superga faccia capolino anche in tv, il Fatto oggi si sofferma anche sugli scenari in vista nella Juventus.

Il Fatto quotidiano, Juventus

Il piano di John Elkann prevede il ritorno di Del Piero

Un articolo molto interessante, firmato Carlo Tecce. “Cugini serpenti, il piano di John: riprendersi la Juve”. Scrive che la richiesta di inibizione per Agnelli da parte di Pecoraro sarà di anni, non di mesi. Questo è il passaggio chiave:

John Elkann pretende il controllo dei bianconeri, un’altra fase, un’altra alba – come dopo Calciopoli – con Alessandro Del Piero in società. Anche la tattica è definita. Con una sentenza punitiva, il giovane Agnelli dovrà lasciare la Juventus. Perché il silente John, dopo il codice della giustizia sportiva, potrebbe scagliare contro Andrea – calzante pretesto – il codice d’onore di una famiglia che non può sopportare (e supportare) un rampollo condannato, pure soltanto per un giorno. John aspetta che la disgrazia colpisca Andrea, impeccabile nel mietere successi sportivi, ma legato ancora all’odiato Luciano Moggi.

Il Fatto quotidiano, Juventus

La difesa scalcagnata di Agnelli

Appare ancora più chiara quindi l’intervista concessa da Moggi a Libero e perfettamente decrittata sul Napolista dal Complottista. Tecce è bravo a ricordare come la difesa di Agnelli in questi mesi sia stata claudicante. Come abbia provato prima a scaricare le responsabilità su Marotta che nel frattempo si è rapidamente e strategicamente avvicinato a John Elkann. “Non a caso – scrive Tecce – Pecoraro ha scagionato Marotta in commissione antimafia”. Poi Agnelli ha appoggiato Tavecchio per favorire l’ascesa di Michele Uva definito “il direttore generale della Figc vicino ai bianconeri”. Non a caso, Michele Uva è prontamente sceso in campo in difesa di Agnelli e della Juventus.

Il finale è questo:

John ha in mente una Juventus finalmente lontana dalle contaminazioni di Moggi, gestita a distanza con Marotta a badare alla sostanza dei bilanci e del mercato, immune all’influenza dei finti ultrà, riconoscente con il passato. Del Piero presidente è più di una suggestione.

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