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Ultras, il procuratore di Genova sarà sentito dall’Antimafia

Trenta indagati nell’inchiesta partita dagli striscioni della Gradinata Nord contro Preziosi, sotto la lente anche gli scontri con altre tifoserie. La suggestione della n’drangheta.

Ultras, il procuratore di Genova sarà sentito dall’Antimafia

Audizione per Cozzi

Sarà sentito dall’Antimafia che indaga sui rapporti tra gli ultrà, la criminalità organizzata e le società di calcio. Domani il procuratore di Genova, Franco Cozzi, parteciperà ad una audizione riservata a palazzo San Macuto. La Procura di Genova indaga da tempo a partire da alcuni episodi che hanno riguardato la contestazione degli ultrà del presidente del Genoa, Enrico Preziosi. Minacce, manifestazioni e contestazioni violente, anche striscioni espliciti di opposizione alla presidenza della società della città della Lanterna.

Secondo indiscrezioni, in particolare, l’inchiesta della Procura avrebbe mosso i suoi primi passi nel gennaio del 2016, quando, durante la partita Genoa-Palermo, nella gradinata Nord comparve lo striscione contro il presidente della società e l’allora allenatore Gasperini: «Il vostro progetto è inesistente. Fuori dal cazzo allenatore e presidente». Altro episodio al centro dell’inchiesta della Procura sono gli scontri tra opposte tifoserie e forze di polizia, dopo il derby Sampdoria-Genoa nel maggio dell’anno scorso. Sarebbero quasi una trentina gli indagati.

Chi comanda nelle curve?

Relegati alle pagine sportive di provincia, stanno affiorando episodi inquietanti che coinvolgono le curve, gli ultras, che ripropongono una vera e propria emergenza. Genova, Torino, Bergamo, Roma, Napoli. Punte di un iceberg che sollevano legittimamente interrogativi inquietanti: chi comanda nelle curve? Quali sono i rapporti tra società e ultrá?

Il gruppo di lavoro dell’Antimafia coordinato dal parlamentare Pd Marco Di Lello ha in cantiere diverse audizioni. Sarà sentito anche il capo della Polizia, Franco Gabrielli e, l’11 maggio, il presidente della Juventus, Andrea Agnelli.
Domani il procuratore di Genova Cozzi chiarirà ai commissari dell’Antimafia lo scenario dentro il quale si muovono le indagini. E risponderà anche alle domande dei commissari. Che vogliono sapere se dietro questa strategia di contestazione radicale del presidente del Genoa c’è, ci può essere un “disegno criminale” eversivo.

Suggestione ‘ndrangheta

Certo, la suggestione che anche a Genoa, come a Torino, dietro la gestione delle curve, delle gradinate, potrebbero emergere interessi della ‘Ndrangheta è forte. Ricordate il 22 aprile del 2012? Si giocava Genoa-Siena e la curva si fece consegnare le maglie dai giocatori: «Siete indegni della maglia, ridatecela». Fu un giocatore del Genoa, Giuseppe Sculli, che condusse una trattativa con la curva per farsi dare il via libera a indossare di nuovo le magliette. Sculli, nipote del boss della Ndrangheta Giuseppe Morabito.

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