
Ero juventino, un giorno all’improvviso Alain Boghossian mi fece amare il Napoli
di - Come mio padre, da bambino ero stato sedotto dalla Vecchia Signora. Poi, il rigore di Alain Boghossian contro l'Inter ha colorato la mia vita d'azzurro.

di - Come mio padre, da bambino ero stato sedotto dalla Vecchia Signora. Poi, il rigore di Alain Boghossian contro l'Inter ha colorato la mia vita d'azzurro.

di - La città dei miei genitori non mi riconosce per il mio accento, a Pisa sono "Il Napoletano". Hanno pestato mio fratello a Napoli, per via del suo accento toscano.

di - Un Santo Stefano al campo del Vomero, i cancelli aperti a venti minuti dalla fine. E un Napoli-Inter finito male, con un gol del fenomeno svedese.

di - Da Zoff fino a Krol, Maradona. E oggi tocca a Marek Hamsik, il giorno all'improvviso di una nuova generazione di tifosi del Napoli.

La prima maglietta celebrativa del Napolista. Si festeggia una rovesciata, quella di Cristiano Ronaldo, con la frase di Mario Sconcerti

di - Ero un bambino, mi lasciavo ferire dalle umiliazioni dei miei coetanei che tifavano per la Juventus. Maradona mi diede la forza per tifare Napoli senza vergogna.

di - La fila per entrare nei Distinti, l'odore dell'erba, i calciatori bianconeri che non alzavano lo sguardo verso il San Paolo. E il Napoli di Vinicio.

di - Fantasticavo sul fatto che i calciatori del Napoli abitassero nella radio dei miei genitori, poi vidi Ferrario e il libero olandese. Come un'apparizione celeste.

di - La storia di un padre tifoso da sempre, e di un figlio che sembrava non amare il calcio. Napoli-Crotone ha cambiato la prospettiva.

di - Dopo quella partita, ho iniziato a seguire il Napoli in Curva B per tutte le partite. Il mio sogno è incontrare Mertens, Insigne Hamsik, Zielinski, Allan e tutti gli altri.

di - La doppia gioia di mio padre a maggio 87, poi l'esordio al San Paolo contro uno degli eroi del primo scudetto e i ricordi di quel 5-1.

di - Tante volte ho chiesto a mio padre di portarmi al San Paolo, a vedere il Napoli. Per amore e scaramanzia, ha sempre trovato delle scuse. Poi però è andata bene.

di - Avevo ricordi sfocati degli anni d'oro, poi un giorno ho visto Napoli-Inter allo stadio San Paolo. E un giovane difensore azzerò Ruben Sosa.

di - La storia di un amore nato nell'adolescenza, dopo una prima cotta per il rossonero del Milan e per un top player. Tutto grazie a papà.

di - Una storia di redenzione, dopo un'infanzia vissuta da juventino. Merito di Maradona e delle sue vittorie, della gioia incontrollabile di una città.

di - Sono stato allo stadio anche prima, ma due persone importanti della mia vita - che oggi non ci sono più - rendono indelebile il ricordo di quel Napoli-Lazio.

di - Un padre tifoso trapiantato a Milano, un nuovo Napoli che cresce e aspira a diventare grande. Il ricordo di quei momenti di gioia condivisa.

di - Napoli-Roma, il 30 ottobre del 1977, è stata la mia prima volta al San Paolo. Da allora, non ho mai più smarrito la fede per i colori azzurri.

di - Trasferito da poco a Milano, avevo dieci anni e i miei compagni di gioco mi prendevano in giro perché tifavo per il Napoli. Io me ne fottevo, e ancora oggi difendo la mia squadra.

di - Una prima volta indimenticabile, sugli spalti e nel ventre del San Paolo. Due anni dopo, il pallone ennerre e l'autografo di Maradona (che però beveva aranciata).