Calzona l‘artigiano del calcio con un piccolo contratto e una grande responsabilità
di - Gioco grintoso, ma senza “ammuina” tattica. Per il futuro c'è anche lui. Dipende da quanto si vuole spendere e a che cosa si vuole credere.
Il catenaccio ha il suo fascino: il fascino dell’assedio (Mazzarri ce lo ha fatto riscoprire)
di - Non esiste un modulo infallibile. Il Napoli ha schiantato la Fiorentina con nove giocatori dietro la linea della palla, inaccettabile per gli esteti
L’Inter e il Milan sono più forti del Napoli, il campo è sovrano
di - Mertens ha torto. Nel complesso le due milanesi sono superiori, anche fuori dal campo. Mentre Ancelotti, cacciato malamente da Napoli, trionfa a Madrid
Il Napoli non è attrezzato per lo scudetto: mancano infrastrutture, fortuna e giocatori che sappiano vincere
di - Gli acquisti più riusciti sono quelli “vecchi” e non venduti ancora. I nuovi sono timidi e impacciati. Quella di Empoli è una lezione su come si fa a perdere
Quando il cinema ruba il posto alla camorra, in attesa di una Cinecittà napoletana
di - L’adrenalina della scena contro quella del crimine. il sogno di un festival, anziché una ricchezza da incubo. Stupida l’obiezione del cinema educativo
Quanta distanza tra il calcio business e le Olimpiadi
di - Imperversa la guerra dei ricconi del pallone. Leggi, economia e finanza dominano il campo. Ma il piacere latita.
Le due nazionali di Mancini e il suo tesoretto tattico
di - Contro l’Inghilterra abbiamo visto due volti: un po’ di gioco all’italiana e un po’ di sarrismo. Uguale, gioco alla Mancini
I media italiani osannano Pessina e Locatelli, poi il gol pesante lo segna Insigne
di - I galloni di campione li ha conquistati sul campo con lo strepitoso gol contro il Belgio. Mentre in tv si chiedono se sia o meno un fuoriclasse
Insigne e Immobile, la coppia d’attacco made in Sud
di - Mettono ancora in scena gli insegnamenti di gioventù di Zeman. Sono diventati inamovibili grazie a Mancini che è un grande allenatore
Il Napoli illusionista di Gattuso non ha funzionato come l’Inter dell’illusionista Herrera
di - Una modesta realtà da quinto-sesto posto ha tentato di farsi epica grazie a una rincorsa di grandi e tardive prestazioni. Ma la remuntada è fallita
Il Napoli come l’Italia del 1982: più zitto sta, più vince
di - Non parlano i giocatori, non parla De Laurentiis né Giuntoli e nemmeno ci sono le voci di dentro. Intanto il Napoli è resuscitato
Il Sud escluso dalla rivoluzione dei ricchi del calcio
di - Tra sovranismi privati e finanza globale. E il Napoli? Non può accontentarsi di una maglia griffata Burlon
Tanto ottimismo per nulla. Ma per Gattuso e Pirlo cambia poco
di - La partita indubbiamente è stata toppata. La corsa all’oro della Champions continuerà con annessi spasmi calcistici ed extra.
Il prossimo allenatore ci chiarirà le ambizioni del Napoli
di - Il Napoli di Gattuso si è ripreso dopo un inverno disgraziato. La vittoria sulla Juve completerebbe il nostro triplete (dopo Milan e Roma)
Per il Napoli questo è il momento della fuga o, se volete, del suo triplete
di - Due terzi di campionato in sordina. Ora si va. Siamo allo splash-down per il quarto posto Champions. La partita più importante della stagione si gioca a Roma
Quanto si somigliano Napoli e Juventus
di - Nessuna delle due è più di rango europeo. Gattuso ha gli stessi guai di Pirlo. Sono due allenatori border line
Sarebbe meglio tenere Gattuso, evitando traghettamenti e altre fesserie
di - La Grandeur va rimandata a quando si potrà allestire un progetto tecnico con un allenatore di sistema che lo interpreti
Quando il pari era una mezza vittoria e il catenaccio l’arma dei poveri
di - Il Napoli, proveniente da dieci stagioni di meraviglie, ricorra a un catenaccio che sa di antico contro l’Atalanta new entry del gioco spettacolo. Ma adesso si dovrà giocare
La teoria del veleno non regge più
di - La verità è che l’ampia rosa del Napoli è un gruppo raccogliticcio di buoni giocatori che sanno giocare solo secondo schemi già acquisiti
Quando la troveremo più una Juventus messa così male?
di - È bastato il solo marchio Juventus per intimorire la squadra di Gattuso. Bisognava giocare senza i fantasmi di una sconfitta predestinata