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Insigne e Immobile, la coppia d’attacco made in Sud

Mettono ancora in scena gli insegnamenti di gioventù di Zeman. Sono diventati inamovibili grazie a Mancini che è un grande allenatore

Insigne e Immobile, la coppia d’attacco made in Sud
Roma 11/06/2021 - Euro 2020 / Turchia-Italia / foto Image Sport nella foto: esultanza gol Lorenzo Insigne

Ancora loro. Insigne e Immobile. A trent’anni suonati mettono in scena gli insegnamenti di gioventù del Maestro boemo. Freschezza, spettacolo, intese che vengono da lontano. Scuola di combattimento foggiana, poi una carriera di vertice come prima punta manovriera che fiuta il gol come pochi, l’altro come padrone della fascia sinistra, incursioni centrali e tiri a giro compresi. Dalla cucciolata alla maturità, la coppia è ancora più bella da vedersi.

Mancini  italian style e i cecchini da spettacolo

Mancini, che, oltre a sfoggiare eleganza italian style, è anche un grande allenatore, l’ha capito subito e due cecchini da spettacolo come Insigne e Ciro valli a trovare. Tanto che sono diventati inamovibili. E, meraviglia delle meraviglie, questo europeo sarà giocato, nel bene e nel male, all’insegna della coppia d’attacco che più Sud non si può.

Avevamo scritto, parafrasando Spielberg col suo Salvate il soldato Ryan, quando i fischi erano pari agli applausi e tirava aria di contestazione, che un patrimonio tecnico come quello di Lorenzo andava salvaguardato. La conferma è arrivata dallo strepitoso girone di ritorno dell’attaccante, che ha convinto, nella geopolitica del pallone, anche la lobby mediatica del Nord. Esagerando e non solo a fin di bene.

Il leader ‘tecnico’

Insigne dovrebbe dimostrare, in questo europeo, che “è meglio ‘e Pelé”. Rispondendo con i colpi di classe e soprattutto con l’importanza dei gol all’inevitabile pressione esterna. Strana e rozza classifica, secondo cui va distinto il ‘fuoriclasse’ dal ‘campione’ e infine dal solo ‘buon giocatore’.

Aristotele con le sue categorie si rivolterebbe nella tomba. E tanto per dirne un’altra, c’è pure il ‘leader tecnico’. Sarebbe Lorenzo, che in tempi di tecnici, ci sta bene, ma quello ‘politico’ chi è?

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