Lukaku, la terapia conservativa comporterebbe uno stop dai 2 ai 7 mesi
La Gazzetta fa il punto sul recupero dell'attaccante del Napoli spiegando le due strade possibili, intervento chirurgico o terapia conservativa, e gli eventuali tempi di recupero

Ci Napoli 11/05/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Genoa / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: gol Romelu Lukaku
Dopo gli esiti degli esami strumentali per Romelu Lukaku che hanno evidenziato una lesione di alto grado del retto femorale della coscia sinistra, resta da capire con chiarezza quali potrebbero essere i tempi di recupero per il belga. Secondo Gianluca Di Marzio a Sky Sport “Lo stop di Lukaku sarà di minimo 3 mesi”. Il comunicato del Napoli fa riferimento ad una consulenza chirurgica e la Gazzetta dello Sport spiega nello specifico come si potrebbe procedere.
Lukaku, le strade per il recupero
“L’attaccante ha una lesione molto seria ma non completa dei tessuti, per cui si può procedere con una terapia conservativa o direttamente con l’intervento chirurgico. Ma la terapia conservativa, apparentemente meno drastica, nasconde una insidia: ha bisogno di tempo per fare effetto e non garantisce completamente la risoluzione del problema; non escluderebbe cioé del tutto la necessità di un intervento in un secondo momento, con conseguente perdita di tempo ulteriore. Ecco perché, se l’intervento comporterebbe uno stop di 4-5 mesi (Lukaku di fatto tornerebbe non prima di gennaio 2026), la scelta della terapia conservativa potrebbe voler dire uno stop che varierebbe dai 2 ai 7 mesi, nel caso in cui alla fine dovesse essere necessaria operare comunque l’attaccante belga del Napoli (vorrebbe dire tornare a marzo/aprile 2026, col rischio di perdere anche i Mondiali in America). Nelle prossime ore giocatore e club prenderanno una decisione di comune accordo”.