Per il Milan anche un pareggio a Napoli sarebbe prezioso (Corsera)
Leao nelle grandi notti troppo spesso si perde: i soli 2 gol in 17 partite di Champions sono una sentenza

Mg Milano 30/09/2023 - campionato di calcio serie A / Milan-Lazio / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Stefano Pioli-Rafael Leao
Si gioca Napoli-Milan e i rossoneri giocano per evitare la terza sconfitta consecutiva. Scrive il Corriere della Sera.
Dopo le dolorose batoste contro Juventus e Psg, stasera a Napoli i rossoneri dovranno fare di tutto per evitare il tris di sconfitte (che significherebbe tris di vittorie per gli avversari) e spalancherebbe inevitabilmente la crisi. I tre punti in palio, dunque, rappresenterebbero un formidabile toccasana, ma la verità è che anche un pareggio sarebbe prezioso: prima di tutto, conta interrompere la striscia nera. Per la classifica, ma soprattutto per la testa: perdere toglie certezze. Servirà, innanzitutto, il vero Rafa, quello che nelle grandi notti troppo spesso si perde: i soli 2 gol in 17 partite di Champions sono una sentenza. Pioli ha assoluto bisogno del suo talento migliore, a patto che svesta gli abiti del solista e si senta campione al servizio della squadra.
LA CONFERENZA DI PIOLI ALLA VIGILIA DI NAPOLI-MILAN
Domenica sera si sfidano Napoli e Milan, big match della decima giornata di Serie A. Il tecnico del Milan, Stefano Pioli, presenta il match in conferenza stampa.
«Sappiamo che arriviamo da due sconfitte consecutive, due scontri diretti. Domani un altro scontro diretto, abbiamo voglia di cambiare la situazione e dobbiamo dimostrare sul campo di essere una squadra continua costante e determinante. Dobbiamo essere sul pezzo per 95 minuti».
«La prossima partita è la prossima chance. Quello fatto ieri è storia, non puoi pensare a cosa faremo a maggio, dobbiamo pensare al presente. Domani è l’occasione per dimostrare che siamo una squadra migliore».
Che giorni sono stati a Milanello?
«Giorni di lavoro, di confronto, di dialoghi con i giocatori per alzare il livello della squadra e sistemare le situazioni che ci hanno visto un po’ in difficoltà nelle ultime due partite»
Cambiare atteggiamento o errori individuali?
«Abbiamo un nostro modo di giocare che dobbiamo portare avanti. Dobbiamo essere più attenti in alcune situazioni e aiutare il compagno. Non cambieremo però il nostro modo di giocare».
Rapporto con la società e obiettivo di stagione:
«In positivo, lavoriamo con una proprietà ambiziosa, pensiamo in grande. La proprietà ha fatto sì che la squadra sia competitiva, il nostro obiettivo è vincere il campionato».
«Nervi tesi sì. Diamo il massimo ma non ci siamo riusciti, sono nervi tesi giusti. Ne abbiamo parlato e ci siamo confrontati ed è tutto chiarito. Sono state riportate delle cose in sala stampe non veritiere ma tutto chiarito e questo ha creato confusione. Ora è meglio di prima. Si va avanti».
Sulle dichiarazioni di Calabria:
«Calabria parlava dell’ambiente non dei suoi compagni».
«Non stiamo mancando nell’avvicinarci alla porta, ci sta mancando l’ultimo passaggio e la conclusione. Ci abbiamo lavorato. Jovic e Okafor sono a disposizione».
Su Garcia e Kvara:
«Garcia è un ottimo allenatore di un ottima squadra. Ha avuto qualche difficoltà ma adesso la squadra sulla direzione giusta. Crea tante occasioni manca Osimhen ma anche senza lui hanno ottenuto grandi risultati l’anno scorso. Su Kvara, sull’uno contro uno può fare molto male, cercheremo di contenerlo».
Sui gol del centrocampo del Milan:
«Dobbiamo riempire di più l’aria, crossiamo di più rispetto alla passata stagione. Contro il Psg abbiamo recuperato più palloni di loro ma ci è mancato l’ultimo passaggio e il tiro in porta. Dobbiamo avere un atteggiamento diverso e una qualità superiore».
Su Loftus-Cheek:
«Non è importante solo dal punto di vista fisico ma anche dal punto di vista qualitativo. È guarito, adesso soffre di un’infiammazione addominale-pubica. Adesso gli manca l’ultimo step per tornare in squadre. Buone possibilità che ci sia per la prossima partita. Va un po’ sostenuto per i suoi infortuni nel passato».
Pioli sulla difesa:
«Abbiamo lavorato in questi giorni. Essere aggressivi non vuol dire scoprirsi, dobbiamo leggere meglio quando la palla è scoperta. Dobbiamo essere più riflessivi e un po’ meno aggressivi ma non deve cambiare l’atteggiamento mentale della quadra. Possiamo fare meglio».
Theo Hernandez ha procurato meno ammonizioni agli avversari. È in calo?
«Stiamo sviluppando una fase offensiva sulla sinistra un po’ diversa e lui ci sta che qualche volta sia un po’ meno prorompente sulla fascia. Dobbiamo alzare il livello tutti. Ho la netta sensazione che mercoledì, al contrario di quanto successo col Chelsea l’anno scorso, siamo stati vicini all’altissimo livello, ma vanno fatti dei passettini in avanti; Theo è uno di quei giocatori che può aiutarci ad arrivare a quel livello».
Differenza tra Spalletti e Garcia e tra Raspadori e Simeone:
«Garcia in difesa applica le stesse situazioni, con la palla prediligono il fraseggio e comandare il gioco. Difficile vedere differenze rispetto all’anno scorso, può palleggiare mene ma buon andare in profondità molto velocemente. Forse Raspadori può raccordare di più il gioco, Simeone bravo ad attaccare la profondità, un po’ diverso da Raspadori».
Pioli pecca di presunzione per alcuni:
«Io sono convinto di quello che faccio, mi preparo, studio e poi cerco di convincere i giocatori. L’importante che sia convinto io, così sono credibile agli occhi dei giocatori. Non credo di essere presuntuoso ma non devo convincere tutti. Devo convincere solo i miei giocatori».
«In Champions un problema di gol, ma le occasioni non ci sono mancate. Ci sono da migliorare tante piccole situazioni che diventano situazioni a quel livello lì, parliamo di Champions. Sono quelle piccole cose che dobbiamo far bene per raggiungere un livello ancora più alto».