Sacchi e il momento no del Milan: «Le parole di Calabria dimostrano poco rispetto per Pioli»
Alla Gazzetta: «fanno capire che sotto c’è qualcosa, che non è tutto rose e fiori. Pioli deve dare chiarezza a quello che vuole fare»

Mg Milano 18/09/2022 - campionato di calcio serie A / Milan-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Stefano Pioli
Sacchi e il momento no del Milan: «Le parole di Calabria dimostrano poco rispetto per Pioli». Intervista alla Gazzetta.
«L’allenatore è sempre responsabile, questo lo sa anche lui. Il punto è che Pioli deve dare chiarezza a quello che vuole fare. Bisogna che spieghi bene ai giocatori come devono stare in campo, come si devono muovere. Il Milan deve essere un blocco unico, non più lungo di trenta metri. Così ci può essere collaborazione tra i reparti. Se invece vogliono restare lunghi, peggio per loro».
Che cosa dovrebbe fare adesso Pioli?
Sacchi: «Prima di tutto deve prendere in mano la situazione e organizzare la squadra secondo principi chiari. Il gruppo deve essere unito, sennò finisce che va in barca. Unito tecnicamente, tatticamente e nello spirito. E poi l’allenatore deve essere convinto delle sue idee e trasmettere questa convinzione ai suoi ragazzi. Faccia loro vedere dove hanno sbagliato, così non sbaglieranno più. E se c’è qualcuno che mette zizzania, lo tenga fuori. Se uno non fa le cose richieste, c’è sempre la panchina».
Le parole di Calabria dopo Parigi.
«Brutta uscita, quella di Calabria, perché trasmette un’idea di confusione. Inoltre mi sembra che quelle parole, pronunciate a caldo dopo la partita, dimostrino poco rispetto verso l’allenatore. Però, e questo va sottolineato, fanno capire che sotto c’è qualcosa, che non è tutto rose e fiori. E dunque bisogna intervenire al più presto per evitare che la faccenda si complichi. Pioli ha davanti un lavoro difficile, bisogna ammetterlo, però ha le qualità tecniche e morali per saltarci fuori».
FIDUCIA A PIOLI (GAZZETTA)
Niente drammi, si va avanti. Avanti con Pioli, avanti con questo progetto di Milan. Il giovedì postParigi ha fatto capire soprattutto questo: la società non mette in discussione un allenatore che ha vissuto un’altra notte di dissesto. Più che una scivolata, una frana. Il Milan come sempre dà fiducia a Pioli e fa un ragionamento logico: a Parigi, contro una squadra che spende molto di più ed è decisamente più forte, può succedere di perdere (magari non così, ecco…).