Il Napoli fatica a metabolizzare il trapianto da Spalletti a Garcia (Gazzetta)
"I risultati stanno in qualche modo arrivando, ma le difficoltà con il Braga e l’unico tiro in porta di Berlino raccontano una sofferenza nascosta grazie ai valori individuali"

24 October 2023, Berlin: Soccer: Champions League, 1. FC Union Berlin - SSC Napoli, Group Stage, Group C, Matchday 3, Olympiastadion, Union's Christopher Trimmel (l) against Napoli's Khvicha Kvaratskhelia (r). Photo: Andreas Gora/dpa (Photo by Andreas Gora / DPA / dpa Picture-Alliance via AFP)
Uno dei match più attesi di questa giornata di Serie A è la sfida tra Napoli e Milan. Per la Gazzetta, è una sfida importante per entrambe le squadre, ma non solo per i punti in classifica.
“Il Napoli e il Milan sebbene abbiano due situazioni di classifica diverse, possono essere accomunati da un discorso più profondo: non sono solo alla ricerca del gioco, ma anche dell’anima”.
Prima di tutto il Napoli, con Garcia desideroso di cancellare ogni ombra alle sue spalle e confermarsi allenatore della squadra:
“Il Napoli fatica a metabolizzare il trapianto da Spalletti a Garcia. I risultati stanno in qualche modo arrivando, ma le difficoltà con il Braga e l’unico tiro in porta di Berlino raccontano una sofferenza nascosta grazie ai valori individuali. Ma quando poi il Napoli sfiderà i top club, dovrà puntare sul collettivo e non sui singoli”.
Per il Milan invece, c’è il bisogno di sbloccarsi in avanti e tornare a realizzare quella quantità di goal con cui avevano aperto la stagione.
“Del Milan impressiona lo zero alla voce dei gol segnati, che finisce soprattutto sul conto di Pioli e Leao, accomunati da una considerazione ormai indifferibile. Negli ultimi due anni Rafa ha effettuato quei miglioramenti naturali che alla sua età non dipendono da come si allena o da chi lo allena, ma semplicemente dalla sua maturazione”.
Leao e Pioli, i due sotto giudizio dei tifosi
Gli occhi di tutti, soprattutto per la Gazzetta, sono su Leao che sembrava si stesse confermando come il fenomeno dei rossoneri. Ora, in un momento negativo, il giocatore ha riportato qualche dubbio sulla sua qualità. Sebbene fosse indiscutibile prima della pausa, ora il gioco quasi assente dei rossoneri e la grande fisicità dell’esterno sinistro non possono trovare un punto d’incontro.
Quello che resta è un buon giocatore, come tutto l’organico del Milan dopotutto, che non riesce a trovare gli ingranaggi compatibili con il resto dei compagni.
“Leao è molto forte, ma non c’è nessuna novità reale nel suo calcio, non c’è stato un salto di qualità tattico, non ha ampliato il bagaglio. Fa sempre le solite cose: solo un po’ meglio e un po’ più spesso. E qui entra in gioco Pioli. È possibile che un giocatore con quelle caratteristiche tagli così poco verso la porta? È possibile che la manovra del Milan non venga organizzata per trascinarlo in zona tiro? Mbappé ha dimostrato ancora come gli esterni offensivi fanno la differenza”.
Infatti, come sottolineavano anche altri, è Pioli il principale responsabile di un Milan confuso e disorganizzato. Garcia ha una grande opportunità per strappare tre punti a una rivale e recuperare terreno per i primi posti della classifica. Il Napoli ha l’occasione di prendere spunto dalle squadre che hanno fermato i rossoneri, come l’Inter, la Juve e il Psg, per arrivare fino in fondo e vincere a San Siro.
Pioli deve cambiare se vuole dominare anche contro questo Napoli, così come cambiò l’anno scorso per tenere testa a Spalletti. Perfino Guardiola, dovette cambiare qualcosa pur di vincere sia in Inghilterra che in Europa.
Il ritorno di entrambe queste squadre a un livello più alto è interesse anche del calcio italiano.
“L’Italia si è un po’ fermata: è il momento di ripartire. Prima che sia tardi”