ilNapolista

La Lega Serie A ai club: «Istruite i raccattapalle alla sportività»

In una lettera sottolinea che le società ospitanti saranno responsabili degli errori dei raccattapalle

La Lega Serie A ai club: «Istruite i raccattapalle alla sportività»
A picture shows the winter season ball of the Italian Serie A before the football match between Torino and Inter Milan, at Torino's Olympic Stadium, in Turin on October 21, 2023. (Photo by Marco BERTORELLO / AFP)

Ieri 26 ottobre, la Lega Calcio Serie A ha inviato a tutti i club della competizione una lettera per ricordare che i raccattapalle devono essere istruiti. Se ne deve occupare un responsabile della società ospitante che dovrà dare le indicazioni ai giovani esterni al campo.

Il raccattapalle, infatti:

«Potrà essere chiamato dall’arbitro a chiarire il tipo di istruzioni fornite e che dovrà rimanere a disposizione».

L’avviso viene mandato soprattutto per evitare situazioni che rischiano di interrompere il gioco sul campo, come la presenza di due palloni.

«In particolare ai raccattapalle dovrà essere raccomandato di essere molto attenti nello svolgere il proprio compito al fine di evitare che due o più palloni vengano lanciati contemporaneamente. La Società ospitante sarà ritenuta responsabile per qualsiasi comportamento antisportivo tenuto dai raccattapalle e l’arbitro dovrà farne menzione nel rapporto di gara».

Questo porta alla possibilità di responsabilizzare un club per incidenti che, in passato, hanno interrotto e manipolato alcuni istanti di gara nascondendo ad esempio i palloni se la squadra di casa era in vantaggio. Un’usanza tutta italiana che non si è mai vista in altri campionati dove addirittura gli steward danno le spalle al campo durante lo svolgimento del match.

Come riporta l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, lo spunto è stato l’episodio accaduto durante Roma-Monza, gara disputata domenica alle 12.30: “la partita agli sgoccioli, i brianzoli sotto di un gol, il pallone che esce e non si trova più, la panchina degli ospiti che protesta, Mourinho che mima il gesto del pianto e si fa espellere. Una sequenza molto rapida che il Giudice Sportivo ha sanzionato con una giornata di squalifica per il tecnico giallorosso, che salterà ancora una volta il suo ritorno stagionale nel San Siro nerazzurro, e una multa di 10.000 euro al club per responsabilità oggettiva, dopo che i suoi raccattapalle avevano «rallentato in modo sistematico la regolare ripresa del gioco».”

Un altro esempio abbastanza famoso è quello che accadde nel caso del rigore di Sterling, nel rigore che ha regalato all’Inghilterra la vittoria sulla Danimarca negli europei.

In quell’occasione, Steling riuscì a superare con un dribbling gli avversari ed entrare in area di rigore. Quello che però non è stato considerato dall’arbitro era la presenza di due palloni in campo che avrebbe potuto portare a una situazione diversa. Soprattutto perché Sterling si ritrova proprio i due palloni davanti i piedi, nel momento in cui esegue il dribbling.

 

ilnapolista © riproduzione riservata