Zeman: «Il Napoli ha dimostrato di essere superiore alle altre per la qualità di gioco. Non c’è stata storia»
A Il Centro: «Mia moglie ha suggerito molte volte di smettere, ma io non ho alcuna intenzione di andare in pensione, mi annoierei da morire».

foto Giuseppe Celeste/Image Sport nella foto: Zdenek Zeman
Domani Zdenek Zeman compie 76 anni. L’allenatore del Pescara ha rilasciato un’intervista a Il Centro. Zeman ha più di mille panchine in carriera e oltre mezzo secolo di lavoro sul campo.
«Ormai non mi pesano più gli anni, da un po’ di tempo mi sono tranquillizzato. Continuo a fare quello che mi piace con la voglia di creare qualcosa di interessante».
Il calcio non l’ha mai annoiata? Zeman:
«Da allenatore no, invece a vederlo in tv capita spesso di annoiarmi visto che le squadre raramente danno spettacolo».
Zeman parla della moglie, che gli consiglia spesso di smettere.
«Mi ha suggerito molte volte di smettere, ma io non ho alcuna intenzione di andare in pensione. Se restassi fermo a casa mi annoierei da morire, quindi cerco di rendermi utile a chi abbia voglia di imparare».
L’anno scorso è uscita l’autobiografia di Zeman, “La bellezza non ha prezzo”: gli viene chiesto cosa è per lui la bellezza.
«La bellezza è tutto. Parlando di calcio è provare a dare spettacolo, far divertire il pubblico, togliersi le soddisfazioni, comportarsi bene e rispettare le regole».
Non aver vinto uno scudetto è un rimpianto?
«No, non mi pesa, anche perché vincere un campionato non è il massimo, dipende da come si arriva al successo. Preferisco provare a fare divertire la gente che viene allo stadio, poi nello sport si vince e si perde e bisogna accettarlo. Inoltre, non credo di aver mai avuto a disposizione una rosa attrezzata per vincere lo scudetto. Qualche buon piazzamento l’ho raggiunto, purtroppo in periodi in cui in Champions andava una sola squadra. Oggi invece si lotta per il 4° posto».
Zeman parla del Napoli campione d’Italia.
«Non me lo aspettavo, però ha dimostrato di essere superiore alle altre, non per la forza dell’organico, ma per la qualità del gioco. Non c’è stata storia, il titolo è ampiamente meritato».
Zeman parla del caso Vlahovic e del razzismo.
«Ci sono stati tanti episodi simili, anche se spesso dettati da delusione o disappunto. Se la squadra non va, bisogna prendersela con qualcuno. Non credo che si tratti di vero razzismo, parlerei più di provocazioni che andrebbero evitate. Purtroppo ci siamo abituati a comportamenti simili negli stadi. La tifoseria atalantina è sempre stata molto vivace, a volte anche troppo».
Fino a quando ha intenzione di allenare?
«Finché la salute mi assisterà e ci sarà qualcuno interessato a me».