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Dybala vuole far causa alla Juve: chiede 54 milioni tra stipendi e indennizzo per mancato rinnovo

Il legale ne ha parlato ai pm di Torino. Dybala chiede i 3,8 milioni che la Juve gli deve per la manovra stipendi e circa 50 di risarcimento

Dybala vuole far causa alla Juve: chiede 54 milioni tra stipendi e indennizzo per mancato rinnovo
Db Napoli 26/01/2020 - campionato di calcio serie A / Napoli-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Paulo Dybala

Dybala ha intenzione di far causa alla Juventus. Vuole gli stipendi arretrati che il club bianconero non gli ha mai pagato e anche un indennizzo per il mancato rinnovo, visto che la trattativa è saltata all’improvviso, quando era già tutto stabilito. Se entro aprile la Juve non regolarizzerà la sua posizione, si andrà in tribunale.

Ieri i pm di Torino che si occupano dell’inchiesta Prisma hanno depositato gli ultimi aggiornamenti. Un faldone in cui spicca l’audizione di Luca Ferrari, l’avvocato di Dybala, sentito in Procura a Torino nelle scorse settimane. Il legale, durante i colloqui con i magistrati, ha confermato che il suo assistito deve ancora avere più di 3 milioni legati alla seconda manovra stipendi della Juve e chiede anche una cifra per responsabilità precontrattuale del mancato rinnovo. Cioè la differenza tra l’importo dell’accordo che Dybala aveva trovato con il club bianconero, prima del cambio di programma della Juventus, e il contratto firmato con la Roma.

Dybala, scrive La Repubblica, ha «sollevato dal segreto professionale» l’avvocato Ferrari, che quindi ha reso le sue dichiarazioni in Procura lo scorso 28 febbraio, paventando lo spettro di una richiesta record da 54 milioni al club bianconero. L’avvocato spiega:

«L’ultima cosa che vorrebbe fare Paulo è far causa alla Juventus perché lo metterebbe in mezzo a una tempesta mediatica, ma non è mai stato disposto a rinunciare ai 3,8 milioni della seconda manovra stipendi».

Non solo: Dybala vuole chiedere anche un indennizzo per il mancato rinnovo dopo essere stato illuso. Il legale dichiara:

«La Juventus è venuta meno a un accordo già conclusivamente negoziato, la firma era solo una formalità».

Il mancato rinnovo con la Juve, stando a quanto emerge da una mail acquisita agli atti, inviata alla Juventus il 28 aprile 2022, è costato complessivamente a Dybala 49 milioni e 497 mila euro. In quella mail, l’avvocato Ferrari spiegava al club che «la responsabilità è a tutti gli effetti contrattuale», chiedendo «la differenza in 5 anni tra il contratto con la Roma e il contratto non concluso con Juventus».

Se non sarà saldato tutto entro il mese di aprile, spiega ancora il legale,

«Paulo avrà poche alternative rispetto a iniziare una causa che sarà duplice: intanto il risarcimento del danno per il rifiuto di formalizzare il rinnovo del contratto, poi il risarcimento per la mancata integrazione del contratto secondo quanto previsto dalle scritture firmate tra il club e il giocatore il 28 aprile 2021».

Per Ferrari, la Juve e il giocatore nel 2021, spiega la Gazzetta dello Sport, avevano «un accordo su ogni elemento essenziale». Dalla durata (5 stagioni) al corrispettivo («retribuzione fissa di 9,2 milioni di euro, pari a 17,413 milioni lordi») fino ai premi: «retribuzione variabile di 9 premi pari a un massimo di 4,9 milioni di euro». Così fino al
cambio della Juve. «Che in gennaio decide di puntare su Vlahovic e le due operazioni, secondo me, erano alternative ed incompatibili».

Il legale dichiara:

«Effettivamente, non è stato Paulo in prima battuta a richiedere il risarcimento quanto il suo entourage. Ma io ero d’accordo, anche la mamma era molto arrabbiata. Da mesi non parlo con Paulo, parlo quasi sempre con Jorge Antun. Credo che tenterò le due strade, agire sia sulla base del mancato rinnovo che sulla base delle scritture di protezione sottoscritte con la seconda manovra stipendi».

Dybala non è mai stato disponibile a rinunciare alle 4 mensilità, dunque ha chiesto al legale di tutelarlo. E così ha fatto Ferrari.

«Addirittura ho previsto che, se fosse morto, l’integrazione sarebbe andata agli eredi».

L’aveva fatto scrivere anche nel nuovo contratto del rinnovo, quello poi saltato: integrato «con la previsione di un premio ulteriore in due stagioni (22/23 e 23/24) che non era stato inserito dagli agenti; ed è il recupero della manovra stipendi».

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