La Serie A è povera, lo certifica la Fifa: fuori dai dieci campionati che hanno speso di più a gennaio

Appena 80 trasferimenti in entrata e 98 in uscita; 23,7 milioni spesi (risultato peggiore dal 2018) e 65 incassati. Peggio anche di Brasile e Argentina

Enzo Fernandez chelsea

Al Daayen (Qatar) 26/11/2022 - Mondiali di calcio Qatar 2022 / Argentina-Messico / foto Imago/Image Sport nella foto: esultanza gol Enzo Fernandez ONLY ITALY

Sono usciti già diversi report sul mercato invernale appena concluso e adesso anche la Fifa certifica con il suo report “International Transfer Snapshot” il predominio della Premier League sul mercato.

La serie A non compare nemmeno fra le top 10 dei campionati che hanno speso di più. Le dieci sono (non in ordine di spesa): Regno Unito, Stati Uniti, Olanda, Francia, Argentina, Brasile, Spagna, Germania, Ucraina, Portogallo.

La Premier è regina incontrastata grazie soprattutto al mercato del Chelsea:

Gran parte del merito di questa impennata va ai club inglesi che sono in testa alla classifica degli investimenti nel gennaio 2023 con un esborso totale di 834,5 milioni di euro ovvero il 57,3% della spesa totale a livello mondiale. Ma c’è di più: rispetto al 2022, i club della Premier hanno aumentato del 150% gli investimenti e hanno superato il loro record che risaliva al 2018.

Il Paese che ha fatto più affari è il Brasile, poi il Portogallo. L’Italia fuori dalle prime dieci: 80 trasferimenti in entrata e 98 operazioni in uscita; 23,7 milioni spesi (risultato peggiore dal 2018) e 65 milioni incassati.

Juve, Inter, Milan e Napoli sono rimaste immobili sul mercato. Ciascuna per ragioni diverse. Il Napoli per esempio, nonostante i colpi Bereszynski e Gollini, non ha avuto necessità di intervenire grazie al lavoro estivo di Giuntoli.

Sul report della Fifa scrive anche Gazzetta dello Sport:

I primi due dati da prendere in considerazione sono le 4.728 operazioni completate tra calcio maschile e femminile e gli 1,46 miliardi di euro spesi. Il 75% dei 211 membri della Fifa ha chiuso almeno un affare. Ben 4.387 i trasferimenti che hanno coinvolto gli uomini, con un nuovo record stabilito dal 2010, quando è entrato in vigore il Tms (Transfer Matching System). Di questi, il 62% ha coinvolto giocatori senza contratto, mentre il 14% (ovvero 622) ha comportato un trasferimento di denaro. All’interno di queste 622 operazioni bisogna fare una distinzione relativa all’età dei calciatori per capire che i club stanno investendo soprattutto sui giovani.”

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