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La Uefa prepara un regolamento contro la “mossa Chelsea” (Gazzetta)

“La Uefa imporrà ai club di redigere due bilanci diversi: uno in esame a Nyon per iscriversi alle coppe europee e non incorrere in sanzioni”

La Uefa prepara un regolamento contro la “mossa Chelsea” (Gazzetta)
Mg Londra (Inghilterra) 06/07/2021 - Euro 2020 / Italia-Spagna / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Aleksander Ceferin

L’hanno ribattezzata così la strategia del Chelsea, capace di spendere milioni e milioni senza incappare in alcuna sanzione grazie alla lunghezza dei contratti proposti ed adesso la Uefa, per il bene del sistema, vuole porre un freno.

A scriverlo è la Gazzetta dello sport che anticipa che già dalla prossima finestra di mercato le regole potrebbero cambiare:

Prima della prossima finestra estiva, il mercato avrà nuove regole per quel che riguarda gli ammortamenti dei giocatori. L’intervento della Uefa si è reso necessario dopo le operazioni chiuse nelle ultime due sessioni dal Chelsea che ha spalmato il costo dei giocatori acquistati non nei canonici 5 anni, ma in 7 o 8. Sottolineiamolo subito a scanso di equivoci: i Blues non sono sotto investigazione di Nyon (le ingenti spese finora sostenute saranno contenute nel bilancio 2022-23 che chiuderà tra qualche mese) e non hanno infranto nessuna regola perché, a differenza di quella italiana e di altri Paesi (5 anni al massimo) la normativa inglese consente di “ammortare” agli acquisti anche in 7-8 ovvero quelli della durata del contratto che i calciatori sottoscrivono.

Non esiste quindi una vera e propria infrazione, piuttosto si potrebbe creare una stortura nel sistema, anche per i diversi parametri dei campionati. La possibilità di spalmare il contratto su più anni permette alla club londinese di abbassare la quota annuale di ammortamento di alcune decide id milioni e quindi di “eludere” i paletti del nuovo Fair Play Finanziario.

Ceferin e i suoi stanno quindi pensanto di intervenire già nel prossimo Comitato Esecutivo in programma a Lisbona il 4 aprile. L’obiettivo è di arrivare il 1° luglio con una nuova normativa.

Scrive la Gazzetta:

Il problema sarebbe soprattutto per le associazioni sportive (il Barcellona, tanto per fare un esempio, oppure il Real) i cui presidenti potrebbero essere tentati dal fare campagne faraoniche e spalmare i costi dei loro acquisti in un periodo di tempo addirittura successivo al termine del loro mandato. Siccome la Uefa non può obbligare i Paesi a cambiare le loro norme, imporrà ai club di redigere due bilanci diversi: quello che sarà preso in esame a Nyon per ottenere l’iscrizione alle coppe europee e non incorrere in sanzioni dovrà prevedere che il costo degli acquisti sia spalmato su 5 anni. L’obiettivo chiaro è quello di garantire a tutti la stesse condizioni di competitività.

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