A Libero: «Gasperini un fenomeno. La Juve ha fatto scelte incomprensibili. Inzaghi? Alla Lazio faceva bene perché non aveva da scegliere chi mettere in campo».

Libero intervista Giovanni Galeone. Considerato un po’ il padre putativo di Massimiliano Allegri, Gian Piero Gasperini e Marco Giampaolo, dà un giudizio su tutti e tre, ma parla anche del Napoli di Luciano Spalletti.
Definisce Giampaolo un «“secchione”, legato agli schemi. Dovrebbe avere più fantasia». Di Allegri, invece, dice:
«Max non è mai stato adorato a Torino, neppure quando vinceva. Ma se prendi un allenatore per un progetto di 4 anni, gli chiedi di vincere subito lo scudetto? Alla Juve, ahimé, vige sempre e solo la legge del vincere a tutti i costi. Dici a Max: vieni, impostiamo un programma a lungo termine e poi gli vendi i ventenni De Ligt e Kulusevski e prendi dei trentenni? Non si fa così».
Inevitabilmente il voto che dà alla dirigenza Juve è basso.
«Basso. Ha fatto scelte incomprensibili. Se la famiglia Agnelli ti richiama dopo averti cacciato, è l’ammissione di aver commesso l’errore».
La Juve è fuori dai giochi per lo scudetto. Per Galeone il grande favorito è il Napoli di Spalletti.
«Il Napoli, gioca il calcio migliore e Raspadori è la pedina tattica che mancava».
L’Inter è fuori dai giochi?
«Gioca malissimo e ho l’impressione che Inzaghi facesse bene alla Lazio perché non aveva da scegliere chi mettere in campo, viste le poche alternative. All’Inter ha preferito Correa a Dybala, alterna i difensori, cambia se uno è ammonito. Non ha e non dà certezze».
Ottimo il giudizio su Gasperini.
«Se non hai più la fantasia di Ilicic o Gomez cambi. In questo Pierino è un fenomeno».
E infine, rispetto al calcio italiano:
«Il presente è Raspadori, il futuro Rovella. Max lo ricordi…».