Zubizarreta: «C’è un lavoro dietro il terzo gol di Benzema che nessun expected goal avrebbe previsto»

L'ex portiere sul Paìs: «Quando ha cominciato a correre, sembrava il solito pressing dimostrativo. Ma non è la prima volta che segna così e c'entra il preparatore dei portieri»

Benzema real

Mg Milano 10/10/2021 - Uefa Nations League / Spagna-Francia / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Karim Benzema

Sul Paìs, nella consueta rubrica, l’ex portiere del Barcellona e della Spagna Andoni Zubizzareta si dedica a Karim Benzema. E soprattutto al terzo gol segnato mercoledì al Chelsea. Quello realizzato grazie alla collaborazione del portiere Mendy e del difensore Rüdiger.

Benzema ha notato in tv che a fine partita

Luis Llopis, l’eccellente allenatore dei portieri del Real Madrid, ha baciato Karim Benzema e ho pensato chissà che Llopis non abbia qualcosa a che fare con la nuova capacità di Benzema di pressare il portiere, provocare il panico e rubare il pallone, come accaduto mercoledì sera.

E anche con Donnarumma, aggiungiamo. Scrive Zubizarreta: “ogni partita Benzema rivela una virtù che non conoscevamo”.

Quel che combina al primo minuto del secondo tempo, con il pallone in totale controllo di Mendy, senza una reale possibilità di programmare un’azione che possa portare al gol né, tantomeno, di indurre Mendy a un errore che restituisca il pallone al Madrid. Benzema si lancia in una di quelle azioni in cui ogni tanto si lanciano gli attaccanti, giusto per fare pressing, una di quelle azioni dimostrative ma che quando sono effettuate da Benzema si trasformano occasione da gol. Nessun algoritmo avrà trasformato quel passaggio difensivo in un expected goal a meno di non considerare la variabile KB. E che non si dica che i portieri non fossero stati avvertiti dopo quel che è successo col Psg.

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