Attenzione, l’anno scorso il Napoli è stata la squadra con meno infortuni tra le big di Serie A (ma come? non c’era Conte il killer?)

L’Inter ha registrato quasi il doppio degli infortuni rispetto al Napoli. Sul piano economico e per durata degli stop, il club più penalizzato è stato invece la Juventus.

De Bruyne serie a

Ni Napoli 25/10/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Inter / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: infortunio Kevin de Bruyne

Attenzione, l’anno scorso il Napoli è stata la squadra con meno infortuni tra le big di Serie A (ma come? non c’era Conte il killer?)

A Napoli ormai c’è la psicosi. Quando un ragazzino torna a casa da un qualsiasi allenamento e lamenta un qualsiasi tipo di dolore, i genitori subito chiedono: “ma c’era Conte ad allenarti?”. Non potendo attaccare l’allenatore (che sempre juventino resta) sui risultati visto che ha portato a casa uno scudetto trovato per terra, una discreta fetta della tifoseria gli attribuisce la totale responsabilità degli infortuni muscolari del Napoli. Come se lo facesse di proposito. Poi, arriva il rapporto di Howden, broker assicurativo globale leader in Italia che analizza gli infortuni nei cinque principali campionati europei di calcio maschili, e ti sbatte in faccia che lo scorso anno, tra le squadre di vertice di Serie A, il Napoli è stata decisamente quella con meno infortuni. Com’è possibile? Sicuramente si saranno sbagliati.

Ecco il loro comunicato stampa:

Nella stagione 2024/25 la Serie A ha fatto registrare 858 infortuni, con un aumento del 24% rispetto all’annata precedente e un costo complessivo di 103,14 milioni di euro. Un dato che fotografa un campionato segnato da un’elevata incidenza di stop fisici e da un impatto economico non uniforme tra i club, influenzato dal valore delle rose, dalla gestione dei carichi di lavoro e dalla gravità degli infortuni.

Sono le conclusioni cui è giunta la quinta edizione del Men’s European Football Injury Index che ha presentato il rapporto di Howden, broker assicurativo globale leader in Italia, che analizza gli infortuni nei cinque principali campionati europei di calcio maschili.

Il rapporto degli infortunati in Serie A

“Nei cinque principali campionati europei, il numero degli infortuni è aumentato nella stagione 2024/25; tuttavia, si è osservata una riduzione dei costi.
Negli ultimi cinque anni, si sono verificati 22.596 infortuni, con un costo complessivo per i club di poco inferiore a 3,45 miliardi di euro. La Premier League ha speso oltre 1 miliardo di euro per gli infortuni.
Dopo un calo progressivo del numero di infortuni tra il 2021/22 e il 2023/24, nella scorsa stagione il campionato italiano ha registrato un aumento del 24% degli episodi, per un costo totale di 495,23 milioni di euro per i club di Serie A nelle ultime cinque stagioni.

[…] La Bundesliga è stato il campionato con il maggior numero di infortuni (1.197), mentre la Premier League (957 infortuni) ha riportato il più alto impatto economico, con un costo complessivo pari a 285,7 milioni di euro. Il costo rilevato per La Liga è pari a 118 milioni (957 infortuni), mentre La Serie A ha registrato 858 infortuni per un costo totale di 103,1 milioni, posizionandosi penultima per numero di infortuni e per impatto economico, seguita solo dalla Ligue 1 (483 infortuni, 58,4 milioni)”.

Infortunati nella Serie A 2024/25

Dopo un calo costante del numero di infortuni tra il 2021/22 e il 2023/24, nella stagione 2024/25 il campionato italiano ha registrato un totale di 858 infortuni, +24% rispetto alla stagione precedente, per un costo complessivo pari a 103,14 milioni di euro.

I dati confermano un campionato caratterizzato da un’elevata incidenza di stop fisici e con un impatto economico distribuito in modo disomogeneo tra i club, riflettendo differenze significative nel valore delle rose, nella gestione dei carichi di lavoro e nella severità degli infortuni.

La Juventus è il club che ha sostenuto il costo più alto legato agli infortuni, con 16,75 milioni di euro, pari al 16,24% del costo totale della Serie A. Seguono AC Milan (13,01 milioni, 12,61%) e Inter (10,93 milioni, 10,60%).
In particolare, la Juventus presenta una media di 24 giorni di infortunio, superiore a quella di Inter (13 giorni) e Milan (20 giorni), fattore che contribuisce in modo significativo all’aumento dei costi complessivi. Anche il Milan, pur con una gravità media inferiore, registra un numero elevato di infortuni (58).

Al contrario, squadre come Napoli, Inter, Roma e Lazio mostrano una gravità media più contenuta (circa 13–14 giorni), a indicare una prevalenza di stop meno severi. L’Empoli, pur avendo registrato il numero di infortuni più contenuto (28), alla pari di Verona e Fiorentina, si è distinta per la gravità media più elevata dell’intero campionato (42 giorni di stop).

Incidenza degli infortuni

Gli infortuni muscolari sono di gran lunga i più frequenti, con 318 casi, ma presentano una gravità media limitata (15 giorni) e un costo medio per infortunio relativamente contenuto (0,08 milioni di euro). Al contrario, gli infortuni al ginocchio risultano i più gravi e onerosi, con una gravità media di 54 giorni e un costo medio per singolo infortunio di 0,39 milioni di euro, pur a fronte di un numero di casi inferiore.

I difensori sono i più colpiti in termini di numero di infortuni (307), ma sono centrocampisti e attaccanti a generare l’impatto economico maggiore, rispettivamente con 35,2 milioni e 35,11 milioni di euro. I portieri, pur registrando stop medi più lunghi (36 giorni), incidono in misura limitata sul costo complessivo.

La fascia d’età 26 – 30 anni concentra il maggior numero di infortuni (325) e il costo economico più elevato (50,95 milioni di euro). I giocatori over 30 seguono con 33,26 milioni di euro, caratterizzati da stop mediamente più lunghi. Gli under 21, pur registrando una gravità media elevata (29 giorni), hanno un impatto economico complessivo molto limitato, pari a 0,9 milioni di euro.

Impatto del Mondiale per Club

Tra giugno e luglio 2025, durante il Mondiale per Club, i nove club provenienti dai cinque principali campionati europei hanno registrato complessivamente 25 infortuni, un dato identico a quello dello stesso periodo dell’anno precedente.

Tuttavia, estendendo l’analisi ai tre mesi successivi al torneo, emergono due casi particolarmente significativi:

Tra giugno e ottobre 2025, il Chelsea – vincitore del Mondiale per Club – ha subito il numero più elevato di infortuni tra le squadre europee partecipanti al torneo (23 infortuni), con un aumento del 44% rispetto allo stesso periodo della stagione 2023/24.

A livello italiano, l’Inter, eliminato agli ottavi di finale, ha registrato 9 infortuni nei tre mesi successivi (agosto–ottobre 2025) e 5 infortuni durante la competizione.

 

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