Haaland è un caso da studiare, assomiglia all’attaccante perfetto e non c’è modo di tenerlo

Il Guardian si chiede come fermarlo. "Ci hanno provato in molti, in tanti modi. Guardiola dice che servirebbero «quattro difensori centrali». Durante la partita è paziente, attende il momento giusto e non gli importa di toccare pochi palloni»

Guardiola, Haaland

Db Manchester 18/09/2025 - Champions League / Manchester City-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Erling Haaland-Josep Guardiola

In Inghilterra Erling Haaland è quasi diventato un caso da studiare. I suoi gol sono all’ordine del giorno: ne ha segnati già 15 in 11 partite tra Premier League e Champions League. Considerando la difficoltà del campionato in cui gioca, si fa fatica a non definirlo il miglior centravanti del mondo. La sua migliore qualità è proprio quella di sfuggire ad ogni marcatura. Corpo a corpo arriva spesso in anticipo o comunque, prima o poi nella partita arriva a tu per tu col portiere sfinendo il difensore. In profondità ha una forza esplosiva ed è accompagnato da una miriade di assistmen in squadra. Tecnicamente si è affinato molto anche se non è esattamente un Higuain o un Benzema. Il Guardian si interroga allora su quali margini abbia ancora questo calciatore.

Come si fa a fermare uno come Haaland? (Guardian)

“Pep Guardiola conosce meglio di chiunque altro il talento del norvegese e ha scherzosamente suggerito un piano per tenerlo buono: «Quattro difensori centrali». Non ci sono risposte univoche, soprattutto perché in tanti ci hanno provato e fallito. […] I suoi tocchi sono poco frequenti, ma molto spesso significativi. L’attenzione generale contro Haaland è impedire che la palla gli arrivi, ma con la gamma di talenti creativi del City, è più facile a dirsi che a farsi. Haaland è un vero e proprio concentrato di energia in area […]

Non è che entri ed esca dalle partite a caso: fa sempre del suo meglio per tenere occupati i difensori, aspettando il momento giusto per scagliarsi. Questo può indurre gli avversari in un falso senso di sicurezza, facendoli sentire in vantaggio perché lui non è coinvolto. […] Uno dei ruoli chiave di Haaland è quello di rimanere alto e guidare i contropiedi o rincorrere la palla in alto. Può tenere palla o correre dietro. 

Come numero 9, la fisicità e l’atletismo di Haaland lo rendono unico, forse anche grazie allo sciroppo d’acero che, a quanto pare, mette nel caffè. Cercare di eguagliare le sue prestazioni è quasi impossibile. Julián Alvarez è considerato uno dei migliori attaccanti al mondo, ma non è riuscito a competere con Haaland per un posto da titolare e ha dovuto lasciare il City. […] I difensori cercano regolarmente di distrarre Haaland con delle grida per vedere se riescono a entrare nella sua testa. […] Non esiste una soluzione universale per fermare Haaland. Molte squadre non sono riuscite a tenerlo. “

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