Eriksen riparte dalla Bundesliga, è vicinissimo al Wolfsburg “di” Lindstrom: visite mediche nelle prossime ore
Ad affermarlo è il portale danese Tipsbladet. Il calciatore sarebbe "già volato in Germania per sottoporsi alle visite mediche"

Denmark's midfielder #10 Christian Eriksen celebrates scoring his team's first goal during the UEFA Euro 2024 Group C football match between Slovenia and Denmark at the Stuttgart Arena in Stuttgart on June 16, 2024. (Photo by DAMIEN MEYER / AFP)
Christian Eriksen ha trovato un nuovo club dove continuare la sua carriera. Dopo essere rimasto svincolato in estate alla scadenza del contratto con il Manchester United, il fantasista ripartirà dalla Bundesliga trasferendosi tra le fila del Wolfsburg.
Eriksen al Wolfsburg, a breve le visite mediche
Ad affermarlo è il portale danese Tipsbladet. Il calciatore sarebbe “già volato in Germania per sottoporsi alle visite mediche”. Lo stesso portale sottolinea che al Wolfsburg, Eriksen troverà il suo connazionale Jesper Lindstrom, arrivato in prestito dal Napoli.
Lo ricordiamo, dopo il malore accusato agli Europei del 2021, Eriksen porta un defibrillatore cardiaco sottocutaneo. Può giocare solo in alcuni campionati. Tra questi non rientra la Serie A, per effetto del responso negativo dell’Istituto di Medicina dello Sport del Coni sulla ripresa della pratica agonistica (come accaduto anche a Bove) che portò alla rescissione con l’Inter.
Bove non può più giocare in Italia se gli applicano il defibrillatore sottopelle. In Inghilterra sì (vedi Eriksen)
Edoardo Bove ha avuto un arresto cardiaco in campo nel match tra Fiorentina e Inter; la partita è stata sospesa e rinviata a data da destinarsi. Il centrocampista è stato portato immediatamente in ospedale, ora è cosciente, ma stanno continuando le indagini a proposito. Come riportato da Repubblica, però, Bove rischia di non poter giocare più in Italia, se dovesse essergli applicato un defibrillatore sottopelle.
La carriera di Bove in Italia è a rischio
Il quotidiano scrive:
I medici cercano di capire quale sia l’origine della fibrillazione che l’ha colpito. Le strade da percorrere sono due: quella di un danno al miocardio successivo a una miocardite e quella di una cardiomiopatia. La prima è una malattia infiammatoria che in certi casi lascia cicatrici sul cuore dalle quali può partire una crisi “elettrica”; la seconda è una malattia genetica, che provoca sempre segni sull’organo dai quali può svilupparsi un’aritmia. Ricostruire l’origine della crisi cardiaca serve per approfondire il tema dell’idoneità sportiva che è stata concessa a Bove in passato.