A Tuttosport: «Il suo caso ha avuto un grande impatto mediatico, ma tali situazioni accadono eccome, si fidi».
Tuttosport intervista oggi il dottor Castellacci sul caso Bove che dopo il primo quarto d’ora della sfida della Fiorentina contro l’Inter si è accasciato. terra per un arresto cardiaco dovuto ad un’aritmia cardiaca. La dinamica precisa e le cause non sono ancora del tutto chiare, serviranno ulteriori accertamenti.
«Per quello che mi riguarda un ragazzo giovane ha avuto un episodio quasi fatale e ne è uscito vivo. Questo è quello che conta. Tutto il resto poi si vedrà»
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Ma tale problema non poteva essere paventato all’idoneità sportiva?
«Penso proprio di no. Anomalie di tipo congenito sarebbero state viste. Se non sono state viste, non c’erano. L’idoneità sportiva di un giocatore professionista viene svolta a livelli altissimi. Voi sapete quanto è alta la specialità sportiva in Italia, anche a livello internazionale ci considerano fin troppo rigidi. Noi non diamo l’idoneità laddove altri Paesi lo fanno, tanto che basta l’autocertificazione dei giocatori per scendere in campo. Questo spiega perché Eriksen non poteva più giocare per l’Inter e oggi giochi in Inghilterra».
Bove potrebbe proseguire la sua carriera in Serie A?
«Onestamente parlare del futuro agonistico del ragazzo mi sembrerebbe inopportuno. Bove si deve rendere conto di aver avuto una grande fortuna, una vita di 22 anni è stata salvata. Queste cose succedono più spesso di quanto si pensi. Il suo caso ha avuto un grande impatto mediatico, ma tali situazioni accadono eccome, si fidi».