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Il Napoli di Conte è una capolista credibile, ha superato senza troppi danni il ciclo terribile (Condò)

Su Repubblica: è destinato a durare, perché a un’orchestra che ha imparato a suonare lo stesso spartito sta ancora aggiungendo gli assoli del violinista

Il Napoli di Conte è una capolista credibile, ha superato senza troppi danni il ciclo terribile (Condò)
Ni Napoli 24/11/2024 - campionato di calcio serie A / Napoli-Roma / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: Antonio Conte

Il Napoli di Conte è una capolista credibile, ha superato senza troppi danni il ciclo terribile (Condò)

Scrive Paolo Condò su Repubblica:

Antonio Conte e Claudio Ranieri sono due allenatori che hanno vinto la Premier, uno al primo tentativo e l’altro firmando un miracolo, il che rende autorevoli le fotografie di Napoli e Roma scattate ieri, a un terzo di campionato. Il Napoli, “lavorato” da Conte ormai da quattro mesi, è una capolista credibile che ha attraversato senza troppi danni (il ko con l’Atalanta) il ciclo di avversarie dure che il calendario le ha proposto dopo una lunga pista di decollo pavimentata da rivali morbide.

È destinato a durare, perché a un’orchestra che ha imparato a suonare lo stesso spartito sta ancora aggiungendo gli assoli del violinista — Kvara entra ed esce di continuo dai match, e anche a un artista si può chiedere maggiore affidabilità — e il tamburo di Lukaku, che ieri si è fatto sentire in modo decisivo. È possibile che dietro al Napoli ci siano almeno un paio di squadre migliori: ma sono quelle che da qui a metà marzo — ed è un augurio oltre che una mezza previsione — giocheranno una decina di gare in più fra coppe e Supercoppa. E questo può rovesciare il gap di cui si diceva. 

Il Napoli non è sempre bello ma è dannatamente efficace (Libero)

Scrive Libero con Federico Strummolo:

Vincerà la solidità, il bel gioco o l’entusiasmo? La lotta Scudetto in Serie A diverte gli appassionati e rappresenta una contrapposizione tra diverse filosofie. C’è il pragmatismo del Napoli, non sempre bello ma dannatamente efficace, il calcio spumeggiante dell’Inter, che quando è in giornata dà la sensazione di poter mettere alle corde anche l’avversario più forte, e poi l’ardore dell’Atalanta, che magari avrà qualcosa in meno nella qualità della rosa, ma non è seconda a nessuno per quanto riguarda atteggiamento e voglia di vincere. L’1-0 con cui il Napoli supera la Roma al Maradona offre la perfetta diapositiva della stagione degli azzurri.

Una vittoria tutt’altro che spettacolare e arrivata sfruttando le incertezze dell’avversaria. Perché le squadre di Conte sono così: concedono poco (un super Buongiorno in difesa) e creano poco, ma capitalizzano e alla fine vincono. E i gol segnati in campionato sono undici meno dell’Inter e addirittura quattordici meno dell’Atalanta, ma l’unico numero che conta realmente è quello dei punti in classifica, e lì il Napoli guarda tutti dall’alto.

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