La nota dell’Independiente (club di cui è allenatore) sulle sue condizioni: “Si è sottoposto a esami e sono stati soddisfacenti”

Malore per Tevez. L’ex attaccante della Juventus è stato ricoverato nella notte in un ospedale di Buenos Aires. Secondo quanto riportato da Sky Sport, l’argentino ha chiesto assistenza medica dopo aver accusato dei dolori al petto ed è stato poi portato in una clinica nel quartiere di San Isidro. Il club allenato da Tevez ha dato conferma dell’accaduto sui social.
Tevez, la nota del club sulle sue condizioni: “Esami soddisfacenti”
Carlos Tevez quedará internado por precaución hasta que termine de realizarse los estudios correspondientes. https://t.co/Xf3tVa6wXH
— C. A. Independiente (@Independiente) April 24, 2024
La nota del club sull’accaduto: “Il nostro allenatore, Carlos Tevez, si trova all’ospedale La Trinidad di San Isidro per dei dolori al petto. Si è sottoposto a esami e sono stati soddisfacenti. Domani si proseguirà con una serie di esami preventivamente programmati nell’ambito del check-up generale che solitamente viene effettuato. Carlos Tevez resta ricoverato in ospedale a scopo precauzionale fino al completamento degli esami corrispondenti”.
La recente intervista alla Gazzetta
Carlos Tevez, ex attaccante della Juventus, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Oggi Tevez è allenatore dell’Independiente di Avellaneda, in Argentina, e sta ottenendo ottimi risultati. Tra i suoi sogni quelli di tornare in Italia da tecnico.
«Mi ispiro a Conte per la passione e l’ossessione per la vittoria, da Bielsa ho preso l’attenzione ai dettagli e da Ferguson mi porto la grande calma nella gestione del gruppo. Ma di bravi ne ho avuti tanti, penso a Mancini e Allegri. Se ne devo dire uno però, scelgo Antonio».
Ha un ricordo particolare che la lega a Conte?
«Me ne viene in mente uno che fotografa alla perfezione il personaggio: lottavamo per lo scudetto con la Roma, io ero in Argentina per un problema familiare e non potevo allenarmi. Avremmo giocato coi giallorossi nel fine settimana. Prima mi disse di stare tranquillo, tre giorni dopo mi chiese di tornare perché dovevamo vincere a tutti costi e mi voleva in campo. Per lui esisteva solo la vittoria».
Il ricordo di Tevez su Allegri:
«Max è diverso, è più tranquillo. Questo non vuol dire che non sia un vincente o che non abbia mentalità. Basta vedere come si rialza da ogni momento difficile. Tutto grazie alla gestione e all’empatia che sa creare con il gruppo. È più calmo nelle situazioni, ma gli va dietro tutto lo spogliatoio».