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Il derby romano è stato striminzito sul campo e squallido nel contorno tra violenza e urla razziste (La Stampa)

“Derby squallido nel prologo con gli scontri tra ultras, durante, condito da qualche ululato razzista e vergognosi motivetti antisemiti intonati da una parte della curva laziale; e nell’epilogo della festa romanista”

Il derby romano è stato striminzito sul campo e squallido nel contorno tra violenza e urla razziste (La Stampa)
Roma's Argentine forward #21 Paulo Dybala (R) argues with Lazio's French Midfielder #08 Matteo Guendouzi during the Italian Serie A football match between AS Roma and Lazio on April 6, 2024 at the Olympic stadium in Rome. (Photo by Alberto PIZZOLI / AFP)

Ieri De Rossi ha vinto il suo primo derby da allenatore. La Roma ha battuto la Lazio per 1-0 con il gol di Mancini.

E’ stato però un derby poco vivo, giocato da due squadre traballanti e reso squallido dagli episodi di violenza ultras.

Lo scrive “La Stampa“:

Derby misero nel contorno e striminzito sul campo, quanto basta alla Roma per rivincere dopo due anni solari di eclissi mourinhiana nelle stracittadine. La seconda “prima volta” di Daniele De Rossi non finisce neanche tanto diversamente dall’originale: un colpo di tacco di Amantino Mancini stappò l’esordio da calciatore (2-0, 9 novembre 2003), un’incornata di Gianluca Mancini, sgusciato via alla statua Romagnoli su un corner pennellato da Dybala, decide il debutto da allenatore.

Derby romano reso squallido dall’indecenza dei tifosi

Derby squallido nel prologo, con scontri tra 300 ultras già dalla mattina nelle vicinanze dell’Olimpico (tra gli arrestati anche il capo ultrà laziale Claudio Corbolotti, in passato membro dello staff dell’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno); durante, condito da qualche ululato razzista e vergognosi motivetti antisemiti intonati da una parte della curva laziale; nell’epilogo della festa romanista, caratterizzata da una rissa generale in campo al fischio di Guida e il pessimo gusto della bandiera biancoceleste raffigurante un topo e la scritta “Anti-Lazio” sventolata sotto la Sud romanista dal match winner Mancini. «Non volevo offendere nessuno. Un po’ di goliardia ci può stare, ho preso la prima bandiera che mi hanno dato: chiedo scusa», così si è difeso. Sulla festa sguaiata della Roma, ma anche su un bel po’ di storie tese del finale, non mancherà un seguito presso la Procura Federale.

Mancini era il pretoriano di Mourinho, è rimasto senatore anche con De Rossi (Repubblica)

Scrive Repubblica:

Pensare che dopo una manciata di minuti in campo Mancini era stato male: doveva vomitare, dalla panchina gli hanno passato un integratore, che non era una pozione magica, ma ha avuto lo stesso effetto. Lo ha reso invincibile. Non più un contrasto perso, non una palla buttata. Un gol. Era il pretoriano di Mourinho, Gianluca Mancini. L’unico forse, in una squadra che gli aveva evidentemente voltato le spalle, a dedicargli un pensiero a mezzo social dopo l’esonero. In questi casi, col cambio di governo cambiano anche i senatori, succede a tutti. Non a lui.

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