Il tecnico: «Futuro? Fra 2-3 anni smetto e mi occuperò di aiutare il mio territorio»

«Il mio futuro? Ora vado a pranzo con i’ mi’babbo», queste le parole di Sarri accostato nelle ultime ore alla panchina del Bologna.
«Fra 2-3 anni smetto e mi occuperò di aiutare il mio territorio e le persone che se lo meritano per quello che hanno fatto negli anni», continua. Sarri, presente a Matassino, al circolo di Arci, ha rilasciato alcune dichiarazioni riportate dalla “Gazzetta dello Sport”.
Sarri: «Nei giorni scorsi mi sono fermato a un allenamento Under 12 e ho visto il calcio vero»
«Sono ancorato a Figline, sono cresciuto in piazza. Poi ho giocato nelle giovanili del Figline e cinque anni in prima squadra. Devo rendere grazie a chi mi ha cresciuto, gli allenatori e tutti coloro che hanno fatto parte della mia carriera. E oggi sono qui a prendere un caffè con il mio amico da sempre Valerio Pianigiani. Così come nei giorni scorsi mi sono fermato a un allenamento degli Under 12 locali e ho visto il calcio vero. Sono tornato a casa con un senso di contentezza».
Poi le parole di elogio per Arrigo Sacchi: «Arrigo è uno dei pochi che ha cambiato il calcio. C’è un prima Sacchi e un dopo Sacchi nell’ultimo secolo».
C’è ancora qualcuno che gli chiede del mancato approdo sulla panchina rossonera: «Se non fosse arrivato per me il no da parte di Berlusconi al Milan, non avrei mai allenato quel grande Napoli».
Il Marsiglia ci prova per Sarri. Ha già detto “no” a Nottingham Forest, Spartak Mosca e Siviglia
Sarri vuole ritornare subito in sella dopo la cocente delusione alla Lazio. Dopo le sue dimissioni, l’ex allenatore di Napoli, Chelsea e Juventus, cerca una nuova avventura su cui tuffarsi. Nelle ultime settimane hanno bussato alla sua porta diversi club europei e anche un club dall’Arabia Saudita. Maurizio a tutti ha detto “no, grazie”. Adesso alla sua porta è arrivato il Marsiglia ma forse il tecnico aspetta la mossa di Cairo, presidente del Torino. Lo scrive Tuttomercatoweb.