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Sacchi e la delusione Kvara e Osimhen: «si sono mossi poco e male»

Alla Gazzetta. Kvara aspetta sempre il pallone da fermo, Osimhen, di testa, l’ha presa una volta sola

Sacchi e la delusione Kvara e Osimhen: «si sono mossi poco e male»
Mg Barcellona (Spagna) 12/03/2024 - Champions League / Barcellona-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Khvicha Kvaratskhelia

Sacchi e la delusione Kvara Osimhen: «si sono mossi poco e male». È un estratto del commento di Arrigo Sacchi per la Gazzetta dello Sport.

Ciò che ha maggiormente sorpreso è stata la poca partecipazione alla manovra di Kvara e di Osimhen, i due elementi più attesi. Su di loro si concentravano molte delle speranze del Napoli. È vero che sono stati serviti poco, ma è altrettanto vero che loro si sono mossi poco e male. Kvara aspetta sempre il pallone da fermo, e così facendo diventa un bersaglio facilmente arginabile dagli avversari. Osimhen, di testa, l’ha presa una volta sola e, in generale, ha attaccato poco gli spazi alle spalle dei difensori e si è offerto raramente al passaggio. Troppo poco se si vuole pensare di creare problemi al Barcellona, che non è ancora il grande Barcellona dei tempi di Guardiola ma è pur sempre una squadra che conosce i principi del calcio moderno.

Sacchi ha scritto:

Troppo Barcellona per questo Napoli. Anche se sono imbottiti di giovani con poca esperienza internazionale, i catalani hanno dominato il campo. Alla fine è passata la squadra più forte e quella che ha giocato meglio nell’arco delle due sfide.

Mi dispiace moltissimo per il Napoli, che nella passata stagione aveva compiuto un’autentica impresa vincendo lo scudetto. La squadra di Calzona ha mostrato incertezze in difesa, dove si è spesso fatta sorprendere perché la linea non era ben organizzata e ben posizionata.

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Il doppio colpo nei primi 17’ è micidiale, la squadra di Calzona subisce ripartenze a ripetizione, si allarga in mezzo al campo, va in bambola in difesa. Firmin e Cancelo senza alcuna pietà nel giro di due minuti mettono la prima pietra sulla qualificazione, mentre la linea dei quattro partenopei si sfalda nell’area difesa da Meret.

Calzona allarga le braccia, per un allenatore che ha fatto la tesi a Coverciano sullo scivolamento della linea di difesa è più che un affronto. Ma tant’è, il Napoli è suo da poco più di tre settimane, lo stato di salute di questa squadra era forse peggiore di quanto potesse apparire.

Festeggia il Barcellona che torna ai quarti dopo quattro anni, va dritto a casa il Napoli col rimpianto di aver sprecato una grande occasione, tradito dai suoi gioielli Kvara e Osimhen.

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