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L’Italia è prima nel ranking delle coppe nonostante nessun club abbia uno stadio di proprietà (Messaggero)

Il Messaggero mette in evidenza il miracolo dell’Italia dalle mille risorse nascoste. Dal tennis, al calcio, al rugby, allo sci, tante eccellenze non possono essere un caso.

L’Italia è prima nel ranking delle coppe nonostante nessun club abbia uno stadio di proprietà (Messaggero)
Db Milano 14/02/2021 - stadio San Siro / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: murales Romelu Lukaku-Zlatan Ibrahimovic

Il Messaggero oggi parte dalla sorprendente vittoria dell’Italia del rugby passando per una panoramica di tutto lo sport italiano vincente in quest’anno.

E in questo inverno abbiamo scoperto e riscoperto talenti nitidi nell’atletica, nel nuoto, nel tennis, negli sport del freddo. Giochiamo, corriamo, saltiamo, nuotiamo e sciamo ai massimi livelli mondiali, e pure nelle moto Bagnaia e Ducati hanno ricominciato vincendo (sulla Ferrari meglio glissare). Nel calcio siamo parenti poveri del grande business, eppure siamo primi nel ranking stagionale delle coppe; e dire che nessuno dei nostri club in lizza in Europa è proprietario dello stadio, cosa che, ci dicono da anni, sarebbe la condizione necessaria per ben figurare.

L’Italia dalle mille risorse

“E invece è un miracolo e un mistero bello, l’Italia dalle mille risorse nascoste. L’ha sottolineato l’altro giorno il presidente del Coni Giovanni Malagò: «Non siamo mai arrivati a un punto così basso nel problema degli impianti, ma non siamo mai stati così in alto nei risultati. Il mondo dello sport internazionale mi chiede come abbiamo fatto, perché a modo nostro abbiamo creato un’eccellenza sportiva». O un fenomeno da studiare: tante eccellenze non possono essere un caso. Chi l’avrebbe detto? Abbiamo qualcosa da insegnare.

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