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Napoli, contro il Milan possibile un 3-5-2 simile a quello visto contro la Lazio (Sky)

«Mazzarri ora deve gestire l’abbondanza di scelte e di uomini, ha anche varietà di soluzioni tattiche. De Laurentiis si è preso le sue colpe»

Napoli, contro il Milan possibile un 3-5-2 simile a quello visto contro la Lazio (Sky)
As Roma 23/12/2023 - campionato di calcio serie A / Roma-Napoli / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Walter Mazzarri

Ci si avvicina allo scontro diretto tra Napoli e Milan. Appuntamento a domenica sera, fischio d’inizio alle 20:45 a San Siro. A Sky Francesco Modugno, inviato che segue da vicino il Napoli, fornisce gli ultimi aggiornamenti sulla squadra allenata da Mazzarri.

«Mazzarri ora ha varietà di soluzione tecniche. Il Napoli non può sbagliare più una partita»

«Mazzarri si ritrova con l’infermeria svuotata. Deve gestire l’abbondanza di scelte e di uomini, ha anche varietà di soluzioni tattiche. A San Siro magari si risistema a tre. Adesso la gestione non è solo tattica, ma anche fisica e mentale. Il Napoli si è messo nelle condizioni di non poter sbagliare nessuna partita. Con la difesa a tre, fai fatica a gestire gli uomini, a 4 si può concedere qualcosa. Sta rientrando Olivera, in mezzo al campo sta entrando in condizione Dendoncker. Manca un po’ di qualità, e quelli come Lobotka dovranno fare gli straordinari. Ngonge e Lindstrom sono due talenti che davanti possono dare versatilità e diverse soluzioni. C’è Simeone, c’è Raspadori che vive un momento complicato ma lo puoi mettere dappertutto, aspettando poi Osimhen. Sottovoce lo dico: mi aspetto la difesa a tre. Magari 3-5-2, con Ostigard bravo sulle palle alte per contenere Giroud. Di Lorenzo a destra e Mazzocchi a sinistra, un centrocampo di sostanza con Anguisse, Cajuste e Lobotka. Davanti il Kvara più vicino alla zona centrale, come alla Lavezzi. Un sistema molto simile a quello visto a Roma contro la Lazio».

«De Laurentiis ossi si è concesso alle critiche e si è preso le colpe di una stagione che si sta trascinando»

Modugno poi ha espresso la sua sulla conferenza stampa fiume di Aurelio De Laurentiis:

«Si è concesso a critiche che ha provato a respingere alcune accuse. Si è preso le colpe, la più grande. Il peccato originale è l’addio di Spalletti. Si rimprovera di non aver trattenuto Spalletti, un’addio che non si aspettava. Da quel momento lì sono scaturite tutte le altre cose: la scelta sbagliata di Garcia, quel divorzio tormentato con Giuntoli e di conseguenza una stagione che si sta trascinando. Guardando avanti però, c’è il tema del Maradona da riqualificare, altrimenti la voglia di costruire uno stadio nuovo. Il contratto di Kvara. De Laurentiis dice di aver incontrato l’entourage ma non c’è fretta. Il discorso si può affrontare l’estate prossima. Si possono aprire scenari ansiosi, la questioni Zielinski la conosciamo bene. Del futuro di Mazzarri se ne parlerà più avanti. La chiave della stagione è l’addio di Spalletti».

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