De Laurentiis fa il colpo di teatro e poi sparisce in un “puff”, i giocatori si sono adattati (Repubblica)
"Intende lo show come nomadismo, basato sull'apparizione strabiliante che non lascia segni. Osimhen nemmeno ci prova, a parlare italiano"
Milano 04/12/2023 - Gran Gala' del Calcio Aic 2023 / foto Image Sport
nella foto: Aurelio De Laurentiis
Sergio Beraldo sulle pagine di Repubblica esalta la singolare figura di De Laurentiis come presidente di una squadra di calcio. Lui viene dal mondo dello show ed è di fatto un impresario
“La sua è una modalità d’allestire lo show certo nuova per il calcio italiano. Un modo d’intendere il pallone meritoriamente lontano dagli eccessi di debiti e corruzione che ne travagliano l’esistenza. Ma lontano anche dall’atteggiamento di chi, in passato, guidava una squadra di calcio per via dell’appartenenza alla stessa tribù dei febbricitanti che la sostenevano. Di chi premeva su un sentimento di identificazione e appartenenza perché sapeva che da quel sentimento sarebbe arrivata la sentenza sul proprio destino”
Il nomadismo di De Laurentiis
De Laurentiis cavalca il Napoli con i suoi alti e bassi, continua, sfornando di tanto in tanto strabilianti campioni che diventano i suoi assi nella manica per affascinare il pubblico di Fuorigrotta che non consente errori per l’impazienza
“Ma l’impazienza dei napoletani è in fondo la naturale conseguenza di un rapporto che si basa sull’apparizione strabiliante, sul colpo di teatro, sul nomadismo erratico cui DeLa li ha abituati, costruendo una società che pare a volte non mostrare riconoscenza verso chi la sostiene, per l’ostinata attitudine a non lasciare un segno che sia uno. Un nomadismo connaturato a un modo d’intendere lo show cui anche i calciatori si sono adeguati. Osimhen, per dirne una, neppure prova a parlare italiano”.
Alla voce società c’è solo il suo nome
“Ma DeLa è così. È l’impresario che va con la sua compagnia di giro a strabiliare il pubblico in delirio con le sue mefistofeliche visioni per poi sparire con un puff, lasciando dietro di sé solo ciò che è fatto della stessa impalpabile sostanza del sogno.
E così, nel sito della SSC Napoli, alla voce “Società”, appare solo lui, il presidente: l’État, c’est moi! Un’imperiale foto in primo piano corredata da una biografia costellata da trionfi assai eterogenei rispetto al caso in questione, assai lontani dai sogni di una città che lo sostiene e che attende con trepidazione un segno di riconoscenza: da Vacanze di Natale del 1983 a Natale a Miami; passando, sempre a Natale, per Rio, per l’India, per Cortina”
Victor i soldi sauditi non li vuole, Galatatasaray e Juve sono pronti e per Kean non ci sarebbe trattativa: De Laurentiis sgancerebbe i 52 milioni e se lo prenderebbe
Il serbo si è messo di traverso. Intanto Osimhen continua a rifiutare i milioni sauditi. Il Galatasary può solo sperare. Altre offerte per lui non ce ne sono
Anche per le difficoltà che il Napoli sta incontrando nelle altre trattative. A Conte non dispiacerebbe un attaccante come lui. Ma anche i costi sono proibitivi
“Considerato quel che ha prodotto, i costi tremendamente alti e l'atteggiamento dannoso dentro e fuori dal campo. Il Toronto ha deciso di stravolgere la cultura del club e di ripartire dal merito”
Riscatto a 7-8 milioni, che potrebbe diventare obbligo; gli azzurri vorrebbero cederlo a titolo definitivo se il Toro resta in Serie A o al primo punto ottenuto nel girone di ritorno.
Alla Gazzetta: «il valore aggiunto è stato Conte. Non aveva mica Maradona, e nemmeno Careca... E a gennaio gli hanno pure venduto il migliore, cioè Kvaratskhelia»
Conte ha chiaro in testa che cosa fare sul mercato e De Laurentiis lo asseconda con acquisti di livello. De Bruyne e gli altri: squadra multifunzionale e di profilo internazionale. L'unica incognita è il doppio impegno
L’appuntamento per la prima sfida è alle ore 18 di martedì 22 luglio, con l’esordio del campione ex Manchester City Kevin De Bruyne. La seconda si disputerà il 26 luglio
Lo rivela L'Equipe. Era molto legato al suocero: «Non sono andato a trovarlo in ospedale perché pensavo che sarebbe guarito. Non rinviamo quel che possiamo fare ora»
La Gazzetta: “Ha detto no alla ricca offerta del Fenerbahçe di Mourinho perché non considera il campionato turco al suo livello, e vuole andarsene tra un anno in scadenza”