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“Troppi migranti alla frontiera”, gli stravaganti motivi del divieto di trasferta a Lens ai tifosi del Siviglia

Nel decreto prefettizio c’è un po’ di tutto: dall’amicizia con gli ultras del Liegi alla rissa con i romanisti a maggio

“Troppi migranti alla frontiera”, gli stravaganti motivi del divieto di trasferta a Lens ai tifosi del Siviglia
Sevilla's Spanish defender #04 Sergio Ramos reacts to scoring an owngoal during the Spanish Liga football match between FC Barcelona and Sevilla FC at the Estadi Olimpic Lluis Companys in Barcelona on September 29, 2023. (Photo by Pau BARRENA / AFP) siviglia

Annunciato domenica dal ministro dell’Interno Gérald Darmanin, il divieto di trasferta per i tifosi del Siviglia a Lens, per la partita di Champions League di domani sera è stato ufficializzato oggi con un decreto prefettizio. I tifosi di una società (che non se la passa benissimo nemmeno a dirigenziale) sono arrabbiati. Nelle motivazioni c’è un po’ di tutto.

“E’ vietato l’accesso allo stadio Bollaert-Delelis di Lens e dintorni a chiunque dichiari di essere tifoso del Siviglia o si comporti come tale” , c’è scritto nel decreto. Il contesto è quello della tolleranza zero nei confronti dei tifosi dopo la morte di un ultrà del Nantes il 9 dicembre. Secondo Rmc l’incontro tra Lens e Siviglia è classificato 2 su 5.

Tra le motivazioni il Prefetto ricorda vari precedenti dei tifosi del Siviglia, tra cui “i tentativi di contatto con i tifosi del Lensois” ma anche “la rissa scoppiata con quelli dell’Arsenal scoppiati dopo la partita del 25 ottobre”.

Poi ci sono scontri con i tifosi della Roma avvenuti a Budapest prima dell’inizio della finale di Europa League del 31 maggio, che hanno causato diversi feriti. Non bastasse il prefetto si dice “preoccupato anche per i legami di amicizia tra i tifosi del Siviglia e quelli del Liegi “che, vista la posta in gioco sportiva dell’incontro e la vicinanza geografica, potrebbero venire a supporto”.

Ma non basta. La partita con i tifosi spagnoli al seguito impegnerebbe troppe forze dell’ordine, che al momento sono impegnate nel contrasto “della minaccia terroristica”. E poi ci sono i migranti: “La fortissima pressione migratoria a Calais e i numerosi tentativi di traversata marittima da parte dei migranti sulla costa”.

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