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Napoli, alla sesta sconfitta al Maradona scoppiò la contestazione (Gazzetta)

Nel mirino i giocatori del Napoli, campioni d’Italia, presi a schiaffi dal Frosinone. Mazzarri lascia il campo a testa bassa

Napoli, alla sesta sconfitta al Maradona scoppiò la contestazione (Gazzetta)
Ci Napoli 19/12/2023 - Coppa Italia / Napoli-Frosinone / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Khvicha Kvaratskhelia

Napoli, alla sesta sconfitta al Maradona scoppiò la contestazione. Lo scrive la Gazzetta dello Sport con Maurizio Nicita.

Alla sesta sconfitta al Maradona scoppiò la contestazione. Nel mirino i giocatori del Napoli, campioni d’Italia, presi a schiaffi da un Frosinone che dimostra di essere squadra costruita e condotta in maniera impeccabile dal duo Angelozzi-Di Francesco. Mazzarri, che vincendo nel 2012 la Coppa Italia iniziò il ciclo vincente di De Laurentiis, lascia a testa bassa il campo con più dubbi che certezze dopo quattro sconfitte in sette incontri. Un 4-0 clamoroso e meritato maturato nel finale, ma con i ciociari che avevano sempre chiaro cosa fare e un Napoli sempre smarrito a inseguire, cercando soluzioni individuali. Di squadra manco a parlarne.

LE PAROLE DI MAZZARRI A FINE PARTITA

Il tecnico del Napoli, Walter Mazzarri, ha parlato in conferenza stampa dopo la sconfitta in Coppa Italia contro il Frosinone

«Mi preme ringraziare il pubblico. Nonostante errori banali ci hanno sempre sostenuto, anche sullo 0-2. Intanto faccio i complimenti a chi non ha giocato quasi mai ed ha fatto benissimo, meritavano di andare in vantaggio contro un Frosinone che mette in difficoltà tutti, lo sapete. Ci possono pure stare due errori e vai sotto, ma non puoi lasciare la partita come se fosse già finita. l’ho già detto ai ragazzi che per fortuna domani ci vediamo e deve servirci per il campionato già con la Roma. Non mi è piaciuta la gara da quando ho fatto i cambi».

«Ho avuto la sensazione che siccome i ragazzi che giocano meno hanno fatto una buona partita, hanno pensato che con i cambi si si era già vinto perché se siamo stati bravi così ora vinciamo e invece è arrivata la batosta».

Di Lorenzo per la prima volta si è reso responsabile in più di un’occasione. Come l’ha visto?

«E’ un ragazzo d’oro, un grande giocatore, può aver avuto anche lui una giornata storta. E’ duracell, lui gioca sempre, per la prima volta che ha un turno di riposo… forse non è abituato e se giocava dall’inizio forse faceva la solita grande partita. Da qui si capisce che è una giornata anomala. E’ andata così, spero passi come una giornata negativa ma che sia utile per il futuro, altrimenti mi arrabbio io».

Ha parlato con la società per il mercato? Elmas andrà via?

«Io le valutazioni le faccio con la società, poi loro spiegheranno. A centrocampo va via intanto uno come Anguissa (Coppa d’Africa, ndr), poi se ci sono altre cessioni la società interverrà per sostituirli. Poi dico la verità, dopo lo scudetto se qualcuno ha la faccia di andar via, io sono per farli andare via. Poi la società spiegherà certe scelte o meno».

Sulla condizione fisica.

«Paradossalmente chi ha giocato meno, ha fatto bene, tipo Demme che mi hanno detto che non gioca mai. Avevo programmato il cambio al 10′ della ripresa, l’ho fatto al 7′ e s’è arrabbiato (ride, ndr), alcuni sono andati molto bene. Chi di solito gioca titolare deve abituarsi forse ad entrare meglio, questo è quello che emerge. Poi sulla condizione non c’è tempo per intervenire, se ci fosse stata settimana libera si poteva pensare a qualche richiamo, ma si gioca sempre e si deve pensare a trovare brillantezza anche per questo ho fatto i cambi che sono andati pure bene».

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