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Marcelino: «Non mi sento tradito da Longoria che è rimasto al Marsiglia»

A Cadena Cope: «Ho avuto una proposta dal Siviglia di un anno e anche dall’Arabia Saudita, ma non l’ho persa in considerazione»

Marcelino: «Non mi sento tradito da Longoria che è rimasto al Marsiglia»
(FILES) This file picture taken on August 2, 2023 shows Marseille's Spanish coach Marcelino Garcia Toral at the Stade Velodrome in Marseille, southern France on August 2, 2023. Marcelino Garcia Toral has resigned from his position as Marseille coach, the club announced on September 20, 2023. (Photo by CLEMENT MAHOUDEAU / AFP)

A distanza di alcune settimane dalle dimissioni da tecnico del Marsiglia dopo solo sette partite alla guida della squadra a causa delle minacce degli ultras al presidente, Pablo Longoria, e al consiglio di amministrazione, torna a parlare Marcelino, ospite di ‘Cadena Cope’.

«Gli ultras chiedevano di lasciare il club, che dovevano lasciare il presidente e il consiglio di amministrazione, e che altrimenti avrebbero subito le conseguenze. Non si poteva lavorare in quelle condizioni, così mi ha detto il presidente, Pablo Longoria, che è ancora lì perché dopo qualche giorno di riflessione, ha riconsiderato la sua posizione. Pablo mi disse che era una grande responsabilità lasciare un club vuoto e ci aveva riflettuto molto. Questi gruppi sono entrati nell’ufficio del presidente, era previsto un dialogo e invece si sono state minacce e un’intimidazione del capo di questi gruppi ultras che dovevano lasciare il club»

L’allenatore spagnolo ha riconosciuto che non si sentiva tradito da Pablo Longoria, che prima ha detto che se ne sarebbe andato a causa delle minacce ma che continua a guidare il club:

«Quando lui mi disse che se ne sarebbe andato, io non potevo fare nulla lì. Era una situazione inaudita. Non mi sento tradito da Paolo, mi ha dato le spiegazioni, lo considero un amico e quando una persona prende una decisione e poi la modifica, sicuramente ha un perché»

Marcelino ha poi parlato del futuro e di una proposta arrivata dal Siviglia

«C’è stata una chiacchierata col Siviglia ma non c’erano le condizioni per un nuovo progetto. Mi avevano proposto un anno di contratto ma quando sono stato lì in passato mi sono reso conto che sono i progetti duraturi quelli che funzionano»

Poi chiarisce sulla Nazionale: «Rubiales non mi ha mai offerto la nazionale spagnola. Il mio agente ha avuto conversazioni ma era prima della Coppa del Mondo. Ma non ho mai parlato con Rubiales o con nessuno della Federazione».

Quindi sul futuro

«Avevo un progetto serio ma non ero a conoscenza della situazione del club. Se esce un progetto fattibile e attraente, lo considererà. La settimana scorsa ho avuto un’offerta dall’Arabia Saudita, ma non l’abbiamo presa in considerazione»

 

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