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L’entrataccia di Nacho. «Ancelotti ci ha chiesto scusa, è un caballero»

Il Real vince 3-0 a Girona, nel post-partita si parla del gesto del difensore. «È stato poco lucido, è un calciatore corretto, ci scusiamo», dice Ancelotti

L’entrataccia di Nacho. «Ancelotti ci ha chiesto scusa, è un caballero»

Il Real Madrid (prossimo avversario del Napoli in Champions, martedì)  ha vinto 3-0 a Girona, è in testa alla classifica de La Liga. Nel post-partita si è parlao soprattutto della tanto sorprendente quanto cattiva entrata di Nacho su Portu (uscito in barella) che ha portato all’espulsione del difensore madrileno,

El Mundo riporta quel che hanno detto i tecnici in conferenza stampa.

L’attenzione si è concentrata sulla spiacevole entrata di Nacho su Portu. Con lo 0-3 sul tabellone e un minuto ancora da giocare, il difensore è entrato con i tacchetti sulla gamba destra dell’attaccante e lo ha costretto a lasciare lo stadio su una barella. Ancelotti ha dichiarato: «È stata una mancanza di lucidità da parte di Nacho che di solito è un giocatore corretto. Si poteva evitare, chiediamo scusa. Si è scusato e si spera che non sia nulla di grave», ha detto l’italiano ai media. Dall’altra parte degli spogliatoi, Míchel era grato per il gesto dell’italiano. «Ancelotti è un gentiluomo (caballero, ndr). Ha detto che non capiva l’azione di Nacho e che lo aveva sorpreso molto, ci ha chiesto scusa. È un’entrata molto dura».

Si è parlato poi della partita e della sorprendente mossa di Ancelotti di schierare Camavinga terzino sinistro.

Ancora El Mundo:

«Ci ha colto un po’ di sorpresa», ha ammesso Míchel prima dell’inizio della partita. E aveva assolutamente ragione. Carlo Ancelotti ha sorpreso tutti con Camavinga terzino sinistro. Il francese non è convinto dalla posizione, né tantomeno lo è la gestione tecnica del Santiago Bernabéu e sia Ferland Mendy e Fran García erano sani per giocare contro il Girona, ma Carletto deciso.

La spiegazione di Ancelotti:

«Volevo dare a Mendy un periodo di riposo e avendo Vinicius così aperto, avevamo bisogno di un giocatore come Camavinga in quella zona per mettere pressione quando si perde la palla».

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