ilNapolista

Diritti tv, potrebbe vincere De Laurentiis: cresce il partito del no a Dazn e Sky

Su Repubblica. Assemblea in corso, ma l’ottimismo dei broadcaster sta svanendo. In caso di voto contrario la Serie A andrebbe sul canale di Lega

Diritti tv, potrebbe vincere De Laurentiis: cresce il partito del no a Dazn e Sky
Db Dimaro (Tn) 24/07/2023 - amichevole / Napoli-Spal / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis

“Se fino a ieri tutto lasciava pensare che stavolta sarebbe arrivato il sì, nella notte è cresciuto il partito del no“. Lo scrive Repubblica rettificando in parte un articolo di stamattina nel quale dava quasi per scontata la fumata bianca e il sì della Serie A all’offerta di Dazn e Sky per i diritti tv fino al 2029.

Il partito del no è quello guidato da Aurelio De Laurentiis, che punta dritto al canale di Lega.

A breve l’assemblea scioglierà il nodo. Ad assemblea in corso questo aggiornamento di Repubblica potrebbe significare un risultato a sorpresa e una rottura con i broadcaster che sarebbe a suo modo storica.

“Le proposte delle tv saranno presentate dall’ad Luigi De Siervo e sono così definite – scrive Repubblica – 10 partite su Dazn e 3 in co-esclusiva su Sky. Tutto come adesso, cambieranno le cifre, però. Ogni anno i club incasserebbero 900 milioni, contro i 940 attuali, più revenue sharing per percentuali di aumento degli abbonamenti. Ma le cifre non sono le stesse ogni anno: l’offerta prevede, soprattutto da parte di Dazn, cifre a salire nel 4° e 5° anno, quando la tv ritiene che potrebbe avere massimizzato i profitti. In realtà, oggi in assemblea dovrebbe essere presentata una proposta ritoccata, in cui le cifre del 2° e del 3° anno si avvicinano di più a quelle degli ultimi due anni di contratto: una mossa per soddisfare le piccole, che la garanzia di restare 5 anni in Serie A e quindi incassare mediamente 900 milioni a stagione non possono averla. Servono 14 voti perché i diritti vengano assegnati così, secondo questa strada. Ma nonostante l’ottimismo delle ultime ore, qualcosa nella notte è cambiato”.

ilnapolista © riproduzione riservata