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Tebas: «La tv del Real Madrid non rispetta il fair play, attacca gli arbitri»

A Marca: «La retrocessione del Barcellona per il caso Negreira? I nostri regolamenti non prevedono penalità, dovremmo modificarlo»

Tebas: «La tv del Real Madrid non rispetta il fair play, attacca gli arbitri»
The president of the Spanish football league 'La Liga' Javier Tebas gestures as he gives a press conference in Madrid on May 25, 2023 amid an international outcry after racist abuse was hurled at Real Madrid's Brazilian forward Vinicius Junior during a Spanish league match. The 22-year-old Brazilian forward drew international support after making a stand against the last racist abuse he received from Valencia supporters on May 21. (Photo by OSCAR DEL POZO / AFP)

Le ultime notizie che arrivano dalla Spagna restituiscono una Liga sull’orlo di una crisi generale. Di questa mattina la notizia di incriminazione per corruzione del Barça nel caso Negreira. Ma Tebas, presidente della lega calcio spagnola, deve anche fare i conti con un Florentino Perez particolarmente irrequieto.

Marca ha intervistato Tebas chiedendogli, appunto, di fare il punto sulla situazione. Ieri Gil Marin, amministratore delegato dell’Atletico Madrid, ha accusato il Real di alterare la Liga. L’accusa, molto più pesante di quanto possa sembrare, è relativa a due azioni intraprese dai Blancos. La prima è il rifiuto categorico a fornire le immagini dello spogliatoio e maggiori interviste alla Liga. La seconda è l’aperta guerra contro gli arbitri spagnoli. Sempre ieri, Real Madrid Tv ha diffuso un video contro gli arbitri di Real-Las Palmas.

Le parole di Tebas:

«La parola “alterare la concorrenza” è abbastanza forte. Non oso dire che la altera, quello che dico chiaramente è che la Real Madrid Television non rispetta il Fair Play che dovrebbe prevalere in una competizione. Tutti i precedenti resoconti dove gli interventi degli arbitri vengono definiti “brutali”, “incredibili”, e altri aggettivi. Alcune azioni sono addirittura discutibili. Quanto meno manca del fair play».

Sulle interviste:

«È una questione della Liga con il Real Madrid e i club della Liga. Volevamo migliorare ancora di più il prodotto. Adesso all’improvviso il Real Madrid, con una sentenza che non è definitiva e non deve essere interpretata come la interpreta il Real Madrid, ha preso questa decisione, hanno presentato una denuncia al Tribunale Nazionale, contro la quale hanno presentato ricorso. Non è piacevole, ma non ci si può sottomettere a Florentino. Speriamo di dare un altro servizio».

Sul Barça, Tebas si comporta come un qualunque dirigente sportivo. “Non è nostra competenza”, “ci sono indagini incorso” e tutto il corollario garantista:

«Siamo gli unici che stanno contribuendo con documenti. Ci sono altri che sono nell’accusa, come il Real Madrid, che ha presentato un documento di comparizione e un documento che impedisce di essere rimosso dall’accusa richiesta da Bartomeu… e non ha fatto nient’altro. Anche se sembra che i suoi portavoce siano molto interessati, non ha fatto altro».

Retrocessione Barça:

«Non abbiamo poteri perché questi fatti a livello sportivo sono prescritti. Se avessimo potuto intervenire sarebbe stato aperto un fascicolo disciplinare che andrebbe al giudice. Vedremo come finirà la questione penale, potrebbero esserci cose molto gravi. È vero che visti i regolamenti sulla prescrizione in campo sportivo, possiamo dire che è una vergogna. Stiamo tutti cercando di correggere i nostri statuti».

Potrebbero esserci penalità per il Barça:

«Non è nostra responsabilità, ma penso che sia una misura adeguata.  Dobbiamo avere un sistema di sottrazione di punti, siamo uno dei pochi paesi a non avere questa misura. Ci sono indizi di pagamenti del tutto irregolari che non avrebbero dovuto essere effettuati al vicepresidente degli arbitri. Bisognerà chiarire qual era l’intenzione».

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