Lo invia prima sulla destra, poi lo riporta a centrocampo. La fascia destra non produce più nulla, al Napoli manca freschezza
Su Repubblica Napoli, Antonio Corbo commenta la vittoria della squadra di Garcia sull’Apollon per 2-0 nell’ultima amichevole del ritiro estivo in Abruzzo. Una partita e una vittoria che contengono “più punti interrogativi di un questionario“. Il Napoli di Garcia è apparso poco brillante. Ha trovato la luce “dopo un’ora di profonda opacità” grazie a Osimhen, ma fino a quel momento non si è vista un’idea convincente di gioco. E soprattutto, Garcia non sa dove inserire Raspadori e questo è un problema da risolvere.
Corbo scrive:
“Questa vittoria ha più punti interrogativi di un questionario. Un’ora esatta senza mostrare una convincente idea di gioco è lunga da cancellare, sul filo dell’ambiguità si registrano però la prontezza di Simeone nel secondo gol e di Osimhen sottratto ormai alle seduzioni arabe”.
Garcia ha un problema: non sa dove collocare Giacomo Raspadori.
“In quella lunga ricerca di primi lampi c’è il tema che Garcia pone a se stesso, senza risolvere. Non sa dove sistemare Raspadori. Lo invia sulla destra all’inizio, poi lo riporta a centrocampo, con un ruolo multiforme che impegna Raspadori in una regia avanzata, compito un po’ vago al punto da ostruire la coesistenza con Lobotka e soprattutto con Zielinski, classico mediano di inserimento. Ne derivano due controindicazioni. A destra Elmas gioca davanti a Di Lorenzo ma nulla produce più quella fascia. Il Napoli dello scudetto poggiava lì sulla effervescenza di Lozano e sulla sistematica aggressione di Politano, attivo anche in copertura con profondi rientri. A destra c’è terreno mai così arido. Elmas non ha sostituto ieri né l’uno né l’altro. Il livello modesto dei rivali non certifica un rassicurante filtro. Incerto persino Lobotka, per ora. Raspadori prova dal centro a ribaltare talvolta il gioco con lunghi lanci diagonali, qualche buona idea che rompe la monotonia, ma al Napoli di oggi manca freschezza”.
